Aggredisce i poliziotti in Friuli e li calunnia, poi scappa: arrestato all’estero

Il latitante arrestato all’estero dopo la condanna in Friuli.

Personale della Polizia di Stato, con il coordinamento della Procura di Udine e della Direzione Centrale della Polizia Criminale, Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, ha tratto in arresto un 54 enne cittadino rumeno, destinatario di un mandato di arresto europeo.

I fatti.

Il 1° giugno la polizia rumena, nella città di Sibiu, ha tratto in arresto Nicolae Marius Vladu, in quanto destinatario del Mandato di Arresto Europeo, disposto a seguito dell’ordine di carcerazione emesso il 12 dicembre 2018 dalla locale Procura. L’uomo deve scontare una pena di 2 anni e 6 mesi, emessa a seguito delle condanne del Tribunale di Udine, per i fatti occorsi ad Amaro e Tricesimo, risalenti al 2013.

La prima condanna riguarda l’evento avvenuto ad Amaro, il 26 marzo 2013. Nell’occasione, l’uomo è stato fermato in ambito autostradale da personale della Polizia Stradale di Amaro, al fine di procedere con alcune contestazioni che avrebbero portato al fermo del veicolo di cui era alla guida. Nella circostanza, per impedire agli operatori della pattuglia di dare seguito al loro compito istituzionale, l’uomo colpiva alle spalle uno dei poliziotti e successivamente aggrediva il secondo collega, giunto in aiuto del primo, procurando ad entrambi lesioni guaribili con diversi giorni di prognosi. A seguito di questi fatti, il cittadino rumeno veniva tratto in arresto e dopo la convalida del Giudice, scarcerato.

Questi, dopo aver lasciato la struttura detentiva di Udine il 29 marzo, si era recato presso un Comando dell’Arma della provincia di Udine e denunciava di essere stato lui aggredito dai poliziotti intervenuti il 23 marzo. Le indagini esperite, che si sono avvalse di testimonianze dirette ed acquisizione di filmati, non portavano ad alcun riscontro in merito a quanto denunciato, e il 13 aprile 2016, Vladu è stato condannato per il reato di calunnia.

A seguito del provvedimento di condanna, le lunghe e articolate indagini esperite dalla Squadra Mobile, con il concorso della Direzione Centrale della Polizia Criminale, Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, inizialmente hanno permesso di accertare che aveva lasciato l’Italia ed era domiciliato in Francia, senza una fissa dimora. Le continue verifiche, finalizzate al rintraccio del latitante, recentemente, avevano permesso di acclarare che l’uomo aveva fatto ritorno nella nazione di origine dove è stato rintracciato a Sibiu lo scorso 1° giugno, a seguito delle indicazioni fornite alla Polizia rumena da questa articolazione e tratto in arresto in esito al dispositivo della Procura di Udine, che aveva provveduto alle incombenze relative alla predisposizione del Mandato di Arresto Europeo. Sono in corso le procedure estradizionali.