Chiede l’elemosina, ma al rifiuto iniziava a insultarli: nei guai una donna

Al rifiuto dell’elemosina iniziava a insultarli.

Con le sue richieste insistenti di elemosina era l’incubo degli automobilisti in coda al semaforo di una metropoli del Nord Italia. L’attesa che scattasse il verde diventava un’ossessione per le continue richieste di fare un’offerta per lei, madre di quattro figli e vedova.

Di fronte al rifiuto, però, la donna lanciava anatemi blasfemi contro i malcapitati. Le sue imprecazioni non sono cadute nel vuoto, perché le hanno comportato la notifica di un foglio di via che lei, puntualmente, per diverse settimane ha ignorato, alternando le maledizioni con altrettante denunce per l’inosservanza. Il futuro processo ha poi avuto un esito più che prevedibile con la successiva condanna per la donna che, nel frattempo, era sparita.

Almeno sino al controllo della pattuglia dei carabinieri della Stazione di Barcola, impegnata con il Nucleo Radiomobile di Aurisina in servizio di retrovalico. A nulla sono valsi gli scongiuri: stavolta il passato è rimpiombato sulla donna, ricercata per un mandato di cattura. Così i carabinieri di Barcola, dopo il suo arresto, l’hanno tradotta presso il carcere del Coroneo. La donna, una cittadina romena di 44 anni, dovrà scontare 8 mesi di reclusione per inosservanza al foglio di via con divieto di ritorno.