Quasi 50 casi di Covid dopo i cortei “no pass” a Trieste, c’è anche un ricovero

I casi di Covid dopo i cortei contro il Green Pass a Trieste.

Si espande il focolaio di Covid innescato dai cortei di protesta contro il Green Pass a Trieste. A comunicarlo è l’epidemiologo Fabio Barbone, che guida la task force in Friuli Venezia Giulia per l’emergenza Covid. “Sono 46 i casi Covid tra Trieste e Gorizia legati alle manifestazioni no Green pass emersi finora”, precisa.

Secondo quanto si apprende, tra le persone infette ci sono 8 portuali, di cui sette di Trieste e uno di Monfalcone. Meno di dieci i casi secondari. Una persona, al momento, è stata ricoverata. Barbone fa notare che si tratta “del focolaio più importante in regione, che siamo riusciti a individuare dopo un processo di contact tracing abbastanza complesso da parte del dipartimento di Prevenzione di Trieste e Gorizia: continuiamo a farlo, sempre che le persone partecipino e condividano questa informazione”.

E potrebbe non essere finita qui. “Questi dati – conclude Barbone – per me sono solo la punta dell’iceberg. Attendiamo ancora di scoprire il numero di casi a Udine e Pordenone. Tali contagi sono frutto di contatti stretti, a meno di un metro. A contribuire canti e urla”. A contribuire alla diffusione del virus anche il fatto che i partecipanti non indossavano la mascherina.