A numero chiuso, con gli accessi separati e l’obbligo di misurare le temperatura: verso l’accordo per le sagre in Friuli

Pubblicate le nuove linee guida per sagre e fiere.

Se i grandi eventi sono stati cancellati, o sono in procinto di esserlo, per le sagre in Friuli c’è ancora un lumicino di speranza. In attesa di capire l’andamento del contagio, e la possibilità di organizzare manifestazioni anche in scala ridotta, sono arrivati ulteriori chiarimenti su questo tipo di eventi.

La conferenza Stato-Regioni negli scorsi giorni ha redatto delle linee guida aggiornate e integrate per le attività produttive. Tra queste, ci sono anche quelle relative a fiere e sagre. Per queste ultime, la prima indicazione è quella di predisporre un’adeguata informazione sulle misure di prevenzione, sia con l’ausilio di apposita segnaletica e cartellonistica. Ma sarà anche possibile ricorrere al personale addetto, incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle misure di prevenzione. Viene richiesto pure di riorganizzare gli spazi, anche mediante segnaletica a terra, per consentire l’accesso in modo ordinato e, se del caso, contingentato, al fine di evitare assembramenti di persone. Sagre, in pratica, a “numero chiuso”.

Sarà necessario, come in tutte le altre situazioni, assicurare il mantenimento di almeno un metro di separazione tra gli utenti, a eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi. Se possibile, è consigliato organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita. Come già accade in altre circostanze, potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5 °C.

Un’ordinanza della Regione Fvg potrebbe dare il via alle sagre già dal prossimo mese. Ma quale associazione vorrà prendersi il rischio di organizzare un evento, vista la situazione attuale dovuta al coronavirus? Va detto che in Friuli le sagre sono appuntamenti sempre molto attesi e che c’è tanta voglia di normalità. Ma i punti di domanda non mancano.

Più prudente la posizione del Comitato regionale del Friuli Venezia Giulia dell’Unione nazionale tra le Pro Loco d’Italia. “Stiamo analizzando – spiegano dal sodalizio – le linee guida sulle sagre ed eventi appena emanate dalla Conferenza Stato-Regioni, in modo da capire come si possano attuare sul territorio visto che si dovrà comunque attendere le indicazioni della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia sull’argomento. Solo a quel punto si potrà valutare come procedere e con che regole definitive nel caso le Pro Loco associate volessero organizzare le proprie sagre, molte delle quali, va ricordato, proprio a causa dell’emergenza Covid-19 sono già state annullate e posticipate al 2021”. Il futuro, insomma, è tutto da scrivere.