Una scena agghiacciante quella che si è presentata, nella mattinata di giovedì 31 luglio, agli occhi dei carabinieri intervenuti in via Lotti, a Gemona del Friuli. In un garage, all’interno di un bidone ricoperto di calce, sono stati rinvenuti i resti di un uomo fatti a pezzi e chiusi in sacchetti di plastica. La vittima è stata identificata in Alessandro Venier, 35 anni, residente nella cittadina friulana.
Secondo i primi rilievi, la morte risalirebbe a diversi giorni fa. Gli investigatori ipotizzano con decisione l’omicidio e la macabra mutilazione successiva, finalizzata probabilmente a occultare il cadavere e nascondere l’odore.
La ricostruzione
Il corpo sarebbe stato nascosto nel garage dell’abitazione dove Venier viveva con altre persone. Il macabro ritrovamento è stato effettuato dopo che i militari, coordinati dalla Procura di Udine, hanno avviato accertamenti in seguito a segnalazioni di assenza prolungata dell’uomo e ad alcune anomalie riscontrate nei giorni precedenti.
Le indagini
Le indagini si concentrano ora su due figure vicine alla vittima: la madre, una donna di 61 anni, già sentita in caserma, e la compagna, una cittadina colombiana di 30 anni, con la quale Venier aveva avuto di recente un figlio. Al