Rapina alla stazione, 4 arrestati. L’amico scrive sui muri di liberarli e viene denunciato

I quattro hanno rapinato un giovane armati di coltello. Denunciato anche un giovane che aveva imbrattato l’area con scritte a sostegno degli arrestati.

Un’operazione rapida e risolutiva della Polizia di Stato ha posto fine a una preoccupante sequenza di rapine violente avvenute tra il 14 e il 15 dicembre nella zona della stazione ferroviaria di Pordenone. Gli agenti delle Squadre Volanti hanno arrestato in flagranza quattro giovani – tre di nazionalità egiziana e uno italiano – di età compresa tra i 16 e i 19 anni, ritenuti responsabili di rapina aggravata, porto abusivo di arma e resistenza a pubblico ufficiale.

La sera del 14 dicembre, un minorenne di origine afghana è stato avvicinato nei pressi della stazione, minacciato con un coltello e costretto a consegnare lo zaino e il cellulare. Poche ore dopo, all’alba del 15, gli stessi aggressori lo avrebbero nuovamente avvicinato, questa volta per sottrargli anche le scarpe.

Il pronto intervento della Polizia, allertata dalla vittima, ha permesso di individuare rapidamente i quattro responsabili nei pressi della stazione. La successiva perquisizione personale ha portato al recupero della refurtiva e al sequestro dell’arma utilizzata per le minacce.

Dagli accertamenti condotti dopo l’arresto è emerso che alcuni dei soggetti coinvolti erano già noti alle forze dell’ordine per reati contro la persona e il patrimonio, oltre che per porto abusivo di armi. Un quadro che ha evidenziato la pericolosità del gruppo e la necessità di un’azione tempestiva per interrompere una potenziale escalation di violenza urbana.

I due maggiorenni sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Pordenone, mentre il minorenne è stato affidato a una struttura penale per minori, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

Scritte di solidarietà per gli arrestati: denunciato un giovane.

Nei giorni successivi agli arresti, si sono verificati altri episodi inquietanti, che evidenziano un clima di tensione crescente. In particolare, la sera del 16 dicembre, ignoti hanno imbrattato con vernice spray i muri esterni della stazione, tracciando scritte di sostegno agli arrestati, tra cui la parola “FREE” seguita dai nomi dei giovani coinvolti. La Polizia ha identificato e denunciato un 19enne straniero, responsabile delle scritte.

Un ulteriore episodio si è verificato presso la Casa Circondariale di Pordenone, dove alcuni soggetti hanno danneggiato il citofono del cancello d’ingresso, che pretendevano di accedere alla struttura per effettuare colloqui con i detenuti arrestati nei giorni precedenti.

Alla luce della gravità degli eventi, il Questore di Pordenone, Marco Odorisio Solìmene, ha adottato specifiche misure di prevenzione nei confronti di tre soggetti ritenuti vicini al gruppo arrestato e autori di comportamenti potenzialmente idonei a turbare l’ordine pubblico. Sono stati disposti due fogli di via obbligatori e un D.A.C.U.R. (Divieto di Accesso alle Aree Urbane), provvedimento che impedisce la frequentazione delle zone sensibili della città, come la stazione ferroviaria.