La Regione boccia la Commissione d’inchiesta sul coronavirus: “Contano i numeri”

Polemiche per la Commisione d’inchiesta sulla gestione covid.

Ci sono state polemiche per la richiesta della Comissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza coronavirus proposta da alcuni consiglieri regionali. La mozione è stata firmata da almeno un rappresentante di ogni gruppo di opposizione ed è stata presentata da Andrea Ussai, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle. La proposta è stata bocciata dall’aula del Consiglio regionale. 

Siamo sempre disponibili al confronto, ma dopo essere stata la Regione del nord con i migliori dati sull’emergenza pandemica, trovo che parlare di Commissione d’inchiesta per la gestione del coronavirus in Friuli Venezia
Giulia sia stato ingeneroso e controproducente“, ha commentato il governatore Fedriga sulla proposta di istituire la Commissione. La richiesta di una Commissione “produce un danno a livello nazionale e internazionale nel momento in cui ci apprestiamo a richiamare i turisti nella nostra regione, turisti ai quali, numeri alla mano, possiamo dire che qui da noi in Friuli Venezia Giulia non c’è da avere paura“, ha continuato Fedriga.

Ciò che conta e ciò che resta sono i numeri dei contagi, dei ricoveri, delle terapie intensive e i riconoscimenti oggettivi delle autorità sanitarie su ciò che è stato fatto in Friuli Venezia Giulia”. Questo è stato il pensiero del vicegovernatore con delega alla Salute e alla Protezione civile Riccardo Riccardi.

Anche l’opposizione non rimane in silenzio. “Negare un momento di approfondimento non è un bel segnale. Non vogliamo dire che c’è qualcosa da nascondere, ma indubbiamente è un’occasione persa per garantire trasparenza e collaborazione”. Lo ha affermato Ussai, dopo la bocciatura della Comissione da parte del centrodestra. Il consigliere pentastellato ha ricordato che anche in altre regioni (Veneneto, Lombardia e Liguria) sono state istituite Commissioni d’inchiesta sull’emergenza coronavirus. “Volevamo capire il perché di certe situazioni, valutare eventuali errori per fare in modo che non si ripetano e programmare il futuro per essere pronti ad un’eventuale recrudescenza dell’epidemia e garantire interventi di medio e lungo periodo, al di là dell’emergenza”, ha concluso Ussai.