Il Friuli si prepara al 5G, lavori conclusi entro il 2021: le prossime tappe della Regione

Il punto sullo stato di avanzamento.

La Regione fa il punto della situazione sullo stato di avanzamento del 5G in Friuli Venezia Giulia e su come verranno informati i cittadini sulle nuove reti.

Secondo quanto espresso dall’assessore alle Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti, la giunta regionale si attende, nel 2020, il sostanziale completamento della progettazione esecutiva e l’avvio dei lavori in una settantina di comuni, mentre ritiene ragionevole ipotizzare che all’inizio del 2021 verranno iniziati e conclusi i lavori negli ultimi 15-20 comuni.
Pur condividendo le legittime preoccupazioni di chi rileva che un aumento del numero delle antenne possa costituire un potenziale rischio per la salute, l’amministrazione regionale ha evidenziato come non c’è notizia del fatto che sia previsto un innalzamento dei livelli massimi consentiti. Di conseguenza non viene ritenuto prevedibile un aumento dell’esposizione alle onde elettromagnetiche rispetto a quella attuale.

Per la Regione va quindi stimolato il confronto con gli enti locali, la società civile e le imprese al fine di condividere lo stato dell’arte e dare voce ai territori. La Giunta si riserva quindi di individuare le modalità più opportune ed efficaci per garantire una adeguata informazione ai diversi portatori di interesse.

Per quanto concerne lo stato di avanzamento del 5G in Friuli Venezia Giulia, si è ricordato che l’accordo di programma per lo sviluppo della banda ultra larga tra la Regione e il Ministero dello sviluppo economico mette in campo risorse per complessivi 101 milioni di euro. La Regione stima che la prima fase, il cosiddetto “piano aree bianche” che riguarda zone considerate non vantaggiose per gli operatori del settore, interesserà 500mila cittadini del Fvg.

Relativamente all’attuazione del Piano, la Regione evidenzia che è stata completata la progettazione definitiva, sono stati approvati 93 progetti esecutivi e altri 12 sono stati presentati dal concessionario Open Fiber. Inoltre sono stati emessi ordini per oltre 36 milioni di euro, mentre lo stato di avanzamento economico dei lavori è di poco superiore ai 10 milioni di euro. Ancora, sono stati aperti cantieri in 85 comuni e circa un terzo dei cantieri è stato completato, mentre risultano a oggi collaudati 8 comuni, nei quali è già partita la commercializzazione dei servizi di banda ultra larga.

È stata data inoltre, indicazione di dare la massima priorità ai comuni finanziati dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e in particolare alle aree montane, sia perché l’utilizzo di fondi europei impone il raggiungimento di determinati obiettivi di spesa, sia perché proprio nelle aree montane si avverte maggiormente la necessità di infrastrutture di telecomunicazione adeguate al mantenimento degli standard di servizio in linea con le esigenze di cittadini e imprese.