Una storia di riscatto ed umanità che parte da Udine raccontata su Rai Due

Rai Due racconta una storia di Udine.

Friuli protagonista nella prossima puntata de Il nostro capitale umano, programma che andrà in onda sabato 10 ottobre alle 9.20 su Rai Due. La storia in oggetto, portata sul piccolo schermo dall’agenzia per il lavoro Adhr Group di Udine, è una vera e propria vicenda di riscatto, di umanità e fiducia, che mette in luce le capacità di persone, aziende e associazioni di avere valori chiari e forti e di sapere andare oltre ai fatti, mantenendo apertura, umanità e inclusività.

Il protagonista della vicenda, il cui nome sarà svelato in chiaro sabato, viene assunto nel 2019 dalla filiale udinese dell’agenzia, con contratto di somministrazione, per un’azienda friulana, la Eme Ursella Spa, che si occupa di realizzare moduli abitativi completi trasportabili nei luoghi dove ve ne sia necessità. Dopo alcuni mesi di lavoro il dipendente viene trattenuto in arresto nel carcere di Udine.

L’azienda avrebbe potuto attendere la scadenza del contratto e, invece, sapendo che per l’uomo avere un lavoro in essere sarebbe stata probabilmente l’unica possibilità per avere una vita anche fuori dal carcere, decide di mantenerlo in servizio. Adhr, successivamente, in perfetta sintonia con l’azienda, opta per l’assunzione del lavoratore con contratto a tempo indeterminato. Questa decisione ha agevolato il protagonista della puntata a uscire dal carcere e a tornare alla sua vita e in azienda, nella quale si è reintegrato perfettamente, lavorando tutt’oggi con impegno e profitto.

Il nostro capitale umano di Rai Due, condotto da Metis Di Meo, si impegna a raccontare le buone e reali notizie che accadono nel mondo del lavoro, legate a persone che hanno trovato o ritrovato una professione, così come fiducia in se stessi e riconoscimento, superando situazioni di difficoltà e pregiudizi. Un vero e proprio viaggio nell’Italia che trova lavoro grazie all’impegno di persone e di diverse realtà che gravitano in questo importante settore, oggi ancora più al centro della qualità e dignità di vita di ognuno per i cambiamenti dovuti all’emergenza sanitaria globale.