Il Friuli apre ai test seriologici sul coronavirus, ma serve l’ultimo ok

La Regione va avanti con i test sierologici.

Nel corso dell’incontro tra il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga e le sigle sindacali dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine, al quale hanno partecipato anche il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi, e l’assessore alla Sicurezza Pierpaolo Roberti è stato affrontato l’argomento dei test sierologici per il coronavirus.

“Una volta che i test sierologici – afferma Fedriga – avranno una validazione di carattere scientifico, e siamo fiduciosi che questo potrà accadere a breve, partiremo con gli esami alle categorie più esposte oltre ai sanitari, e tra queste ci sono certamente le forze dell’ordine”.

Fedriga, spiegando le difficoltà del Governo nella reperibilità dei reagenti, ha affermato che la validità del tampone dipende dal fatto che il test sia ripetuto più volte a distanza di pochi giorni.

Per questo motivo, come ha ribadito il governatore, la migliore soluzione è rappresentata dallo screening attraverso i test sierologici, la cui validità scientifica potrebbe a breve registrare un significativo aumento di affidabilità.

Da parte sua l’assessore Riccardi ha confermato la necessità di attendere la certificazione scientifica per l’efficacia dei test sierologici, mentre l’assessore Roberti ha chiuso la videoconferenza dando appuntamento a un prossimo incontro per fare il punto della situazione.