Il Comune di Udine boccia il 5G: “Non installeremo nessuna antenna”

La decisione del Comune di Udine.

“Udine non ospiterà antenne 5G”. Lo ha dichiarato il sindaco di Udine Pietro Fontanini al termine della seduta di Giunta che si è tenuta oggi in Salone del Popolo. Applicando il principio precauzionale sancito dall’Unione Europea, in attesa di studi ed evidenze scientifiche che ne provino la non nocività per la salute della popolazione e della nuova classificazione della cancerogenesi annunciata dall’International Agency for Research on Cancer, si è infatti deciso di sospendere l’avvio della sperimentazione della tecnologia 5G sul territorio comunale, riaffermando la tutela e la salvaguardia della salute umana e la tutela ambientale come valori di rilievo costituzionale.

Prime antenne per il 5G già installate in Friuli e oltre 100 autorizzazioni pronte, come funzionerà la nuova tecnologia per i cellulari

La Giunta ha pertanto espresso parere negativo riguardo l’estensione su tutto il territorio comunale della nuova tecnologia, promuovendo allo stesso tempo soluzioni tecnologiche sicure e a basso impatto ambientale e sanitario, in particolare nei luoghi maggiormente sensibili di permanenza continuativa delle persone più a rischio (scuole, ospedali, uffici pubblici, eccetera).

Si è inoltre stabilito di attivare dei servizi da parte degli Enti competenti in materia, ASUFC e ARPA, anche con l’ausilio del mondo accademico universitario, che promuovano un sistema di monitoraggio ambientale e sanitario in merito a possibili effetti indesiderati della tecnologia 5G sulla popolazione, al fine di avviare un percorso di concertazione tra gestori degli impianti, enti competenti e cittadini.

“Come Comune di Udine – ha proseguito il sindaco – abbiamo il dovere morale, oltre che sancito dalla legge, di minimizzare l’esposizione ai campi elettromagnetici legati a nuove tecnologie, per le quali quindi non siano ancora disponibili dati relativi agli effetti sulla salute del cittadino. Dando parere negativo all’installazione delle nuove antenne abbiamo voluto salvaguardare la salute, sulla cui tutela non è ammesso alcun margine di dubbio”.