Il castello di Susans, costruito sopra un presidio militare, resistito al terremoto del ’76

Il castello è stato costruito in cima all’omonimo e panoramico colle nel 1636 dal conte Fabrizio di Colloredo Mels, dove già esisteva un maniero medievale, importante presidio militare per la felice posizione geografica strategica in grado di comunicare, nel caso di invasioni, con i castelli di Gemona, Buia, Osoppo, San Daniele e Colloredo.

I primi cenni storici.

Il castello appartenne al casato dei Varmo, fu citato per la prima volta in un documento del 1031, raso al suolo nel 1315 nel corso di una delle tante guerre che vedevano impiegate le truppe del patriarca d’Aquileia contro le truppe imperiali. Prontamente costruito, il maniero fu ceduto dopo due anni dai Varmo al Colloredo,

Il castello fu nuovamente assaltato nel 1350 dalle truppe dell’influente e potente Enrico conte di Gorizia che lo depredarono, l’incendiarono e lo rasero al suolo. Ricostruito immediatamente il castello, fu nuovamente assaltato durante la sommossa dei movimenti rivoluzionari guidati da Antonio Savorgnan, favorevole agli Imperiali contro l’amministrazione della Repubblica di Venezia, i cui moti scoppiarono a Udine nel giorno del giovedì grasso del febbraio del 1511.

L’ennesimo assalto.

Passarono due anni e il castello dovette subire un nuovo assalto da parte delle imperiali truppe di Massimiliano d’Austria in guerra con la Serenissima. Fu questa ultima guerra che vide al centro di interessi territoriali, militari e politici il bel maniero. Da quel tempo, il castello conobbe tempi di pace, fu ricostruito con una nuova fabbrica, quella attuale.

Il maniero, caratteristico per le 4 torri angolari, è considerato atipico per tipologia e stile architettonico. Il castello di Susans assume tutte le caratteristiche dei castelli toscani per ricordare che il nobiluomo trascorse lunghi soggiorni alla corte del granduca di Toscana Ferdinando I, in veste di consigliere.

Il castello, abbandonato dopo la Grande Guerra, fu danneggiato dal rovinoso terremoto del 1976, ma non subì grandi danni, grazie alle possenti mura e la particolare disposizione architettonica che attutirono in buona parte le scosse del sisma. Ben ristrutturato, all’interno dispone di ampie sale dai soffitti a crociera, il castello è arredato con mobili e quadri d’epoca.