Rincari di pasta e generi alimentari, in Friuli pronto un esposto

Rincari ingiustificati secondo l’associazione.

L’Osservatorio Prezzi del Movimento Difesa del Cittadino FVG, nelle ultime settimane ha ricevuto numerose segnalazioni, sollecitazioni e richieste di intervento da parte di propri associati e consumatori  friulani in relazione alla crescita dei prezzi più accentuata per i beni alimentari e maggior impatto dell’inflazione sulle famiglie meno abbienti.

Le comparazioni dell’Osservatorio hanno preso in considerazione la zona dell’Alto Friuli e in particolare quella di Tolmezzo (a questo link i dati dettagliati), dove “si possono rilevare aumenti indiscriminati (raffronto dei prezzi tra alcuni Supermercati del Veneto con quelli di Eurospar di Tolmezzo, la cui presenza sul nostro territorio della Carnia è sicuramente preminente nella vendita dei generi alimentari e degli altri prodotti per la casa. In questo confronto i prezzi di Eurospar si aggirano intorno al 40% in più rispetto a Lidl con la conseguente progressiva diminuzione del potere d’acquisto, in base all’ultimo report dell’Istat, sceso addirittura del 3,7%“, spiegano dall’associazione.

“Aumenti non giustificati”

Il oresidente del Mdc Fvg Raimondo Gabriele Englaro, sottolinea che, a seguito delle denunce di speculazioni lanciate da Coldiretti, in ordine agli aumenti dei listini sulla pasta rincarata in media del 18,2% rispetto allo scorso anno, che, tuttavia, non sembrano giustificati dall’andamento delle quotazioni del grano,  rendendosi necessario verificare cosa, nello specifico, determina incrementi così marcati dei listini, e se vi siano anomalie sul mercato tese a mantenere elevati i prezzi al dettaglio  che potrebbero configurare l’ipotesi di cartello anti-concorrenza e la fattispecie di manovre speculative su merci, il Movimento Difesa del Cittadino FVG ha disposto al proprio Centro Giuridico MDC FVG l’incarico di redigere un’esposto all’Autorità per la concorrenza e alla Magistratura penale affinché accerti possibili illeciti sull’andamento dei listini al dettaglio.

L’associazione chiede anche il rafforzamento del ruolo e dei poteri del Garante dei prezzi nonchè alla costituzione della Commissione Alert Prezzi, affinchè avviino azioni concrete, per calmierare i listini al dettaglio e soprattutto contrastare le speculazioni che ancora oggi si registrano sul fronte dei prezzi, al centro come in periferia, prevedendo l’eliminazione dell’Iva dai prodotti alimentari di largo consumo.

“Tale risultato è raggiungibile – continua il presidente – nell’ambito di applicazione della legge 231 del 2005 che vieta gli aumenti eccessivi dei prezzi al dettaglio nel settore agroalimentare – superando il punto debole della richiamata normativa, definendo quale sia il prezzo anomalo, ossia quella alterazione dei listini che dia il potere di intervento a Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate. Basterebbe definire una percentuale massima di ricarico tra un passaggio e l’altro della filiera, oltre la quale si cadrebbe nel prezzo anomalo e, quindi, in un illecito sanzionabile”.