A Fiume Veneto proseguono i lavori di ampliamento dei cimiteri

Lavori di ampliamento dei cimiteri a Fiume Veneto.

A Fiume Veneto proseguono gli interventi di ampliamento e manutenzione dei cimiteri del capoluogo e delle frazioni. “Appena eletti – dichiara il vicesindaco con delega ai lavori pubblici Roberto Corai -, abbiamo constatato come la situazione dei cimiteri fosse preoccupante. Le strutture di Praturlone e quella del capoluogo presentavano disponibilità di loculi quasi esaurita, mentre l’ente non disponeva né di un piano cimiteriale, né un regolamento di polizia mortuaria aggiornati. Fino al 2018 è stato accumulato un forte ritardo che ci ha visto, in questi cinque anni, investire quasi 1,5 milioni di euro di fondi comunali su tutti i cimiteri del territorio, per uscire dall’emergenza”.

Dopo i primi nuovi loculi realizzati a Praturlone e Fiume Veneto, dell’adeguamento dei campi di inumazione e della realizzazione dell’area per lo spargimento delle ceneri a Cimpello, sono prossimi i lavori anche a Pescincanna.

In questi giorni sono terminati i lavori per la costruzione di nuove celle ossario presso il capoluogo, mentre si è provveduto all’installazione di nuove tende da sole a Fiume Veneto, Praturlone, Pescincanna e Bannia. Con i lavori di riparazione dei tetti, verranno installate anche le linee vita, per permettere in futuro di poter accedere in sicurezza alle coperture senza la necessità di installare ponteggi, risparmiando i relativi importanti costi.

L’ultima seduta della giunta comunale, infine, ha approvato il progetto esecutivo, per un investimento di 516 mila euro per un ulteriore ampliamento del cimitero di Fiume Veneto, che prevede degli espropri per aumentarne la superficie, oltre alla realizzazione di un campo di inumazione fondamentale per permettere la rotazione delle salme.

“Grazie agli importanti investimenti e una pianificazione pluriennale –  conclude il vicesindaco Corai -, riteniamo che con il 2023 i cimiteri del comune di Fiume Veneto possano uscire definitivamente dall’emergenza che si era generata”.