Sono circa 25.825 le famiglie del Friuli Venezia Giulia già in stato di sovraindebitamento.
Il commercio elettronico si conferma in forte crescita tra la popolazione italiana, ma a preoccupare sono le conseguenze economiche che tale trend può generare, soprattutto tra i consumatori meno consapevoli. Al centro della preoccupazione vi è il “Buy Now Pay Later” (BNPL), ovvero la possibilità offerta dalle piattaforme online di pagare beni e servizi in modo dilazionato, spesso senza interessi apparenti. È l’allarme lanciato dall’Osservatorio Statistico del Movimento Difesa del Cittadino (MDC FVG), a seguito dell’analisi dei dati Istat pubblicati il 28 aprile 2025 relativi all’indagine “Aspetti della Vita Quotidiana”.
Con questo sistema, il venditore cede il credito a banche o finanziarie, mentre in caso di ritardi nel pagamento scattano penali molto elevate. “È una vera e propria forma di credito camuffato – spiega Raimondo Gabriele Englaro, Presidente del MDC FVG – concessa senza le tutele previste per il credito tradizionale. Spinge i consumatori, soprattutto i più giovani, ad acquisti impulsivi senza reale percezione dell’indebitamento”.
Il pericolo sovraindebitamento per le famiglie del Friuli Venezia Giulia.
Una tendenza che riguarda anche Friuli Venezia Giulia, e dove, secondo Serafino Ottaviano Colosimo, responsabile del settore Sovraindebitamento del MDC FVG, sono circa 25.825 le famiglie regionali già in stato di sovraindebitamento, con un’esposizione media di 11.427 euro a nucleo.
Il 27,5% delle famiglie dispone di risorse economiche appena sufficienti, mentre un ulteriore 2,5% si trova in condizioni drammatiche, impossibilitato a far fronte ai debiti e a rischio di esecuzioni giudiziarie, incluso il pignoramento dell’abitazione principale. Quest’ultima situazione è cresciuta del 53,5% in soli dodici mesi.
Il fenomeno è visibile anche dal crollo del “tesoretto domestico”: “Le famiglie del FVG hanno venduto oggetti di valore per una media di 2.177 euro ciascuna – spiega Colosimo – riducendo del 40% la loro riserva patrimoniale non liquida. Un dato che segnala l’esaurimento delle risorse disponibili e l’urgenza di misure strutturali”. Le zone più colpite dal disagio economico si concentrano nel Triestino e nel Friuli Centrale (Udine), che da sole raccolgono quasi il 48% dei nuclei che beneficiano della MIA (Misura Attiva di Sostegno al Reddito).
La regolamentazione.
Per affrontare questa situazione, l’UE ha previsto una nuova direttiva sul credito ai consumatori che entrerà in vigore entro la fine del 2026. Questa normativa renderà obbligatoria la verifica preventiva della sostenibilità del pagamento rateale, con il rilascio di un’informativa chiara e completa al consumatore. Inoltre, le piattaforme e-commerce non potranno più offrire rateizzazioni oltre i 50 giorni, limitando così gli abusi.
Nel frattempo, il MDC FVG continua a supportare i cittadini con i suoi Sportelli SOS Debiti, attivi in tutte le quattro province. “Riceviamo ogni giorno famiglie in crisi – conclude Colosimo – ed è fondamentale agire prima che sia troppo tardi. Serve più consapevolezza sui rischi nascosti nei nuovi strumenti digitali, soprattutto nei sistemi di pagamento dilazionato che, senza adeguata regolamentazione, si trasformano in trappole”.