Banda del Rolex, arrestato il quarto membro, ne manca ancora uno

Arrestato un componente della banda del Rolex che ha colpito il Fvg.

Hanno colpito più volte, in Friuli Venezia Giulia e non solo, minacciando con la pistola o pestando con bastoni i proprietari di una preziosa marca di orologi: per questo erano stati battezzati la “banda dei Rolex“. Con i loro colpi, avevano messo a segno un bottino di decine di migliaia di euro.

Poi, però, lo scorso maggio erano stati identificati e nei loro confronti erano stati emessi cinque ordinanze di custodia cautelari, a carico di L. K. albanese di 33 anni, A. L., 37enne italiana, residente a Trieste; E. B. 30enne svizzero, residente in provincia di Udine; N. A. 39enne albanese e S. E. 38enne italiano residente in Svizzera. All’appello, però, mancavano in due: L.K e N.A.

Adesso, uno di loro è stato beccato: lo scorso lunedì le forze speciali della Polizia albanese hanno tratto in arresto nella città di Skutari (Albania) N. A. classe 1984, destinatario della misura cautelare della custodia in carcere perché gravemente indiziato di avere concorso in alcune rapine commesse nel territorio della Provincia di Trieste.

Il cittadino straniero è stato rintracciato grazie alle incessanti attività d’indagine condotte dalla Squadra Mobile giuliana, puntualmente coordinata dalla locale Procura della Repubblica, che, unitamente al Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia ed all’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza di Tirana, questi ultimi in coordinamento con la Polizia albanese, ha continuato a ricercare attivamente i soggetti resisi irreperibili dopo i primi arresti operati il 16 maggio scorso.

Attualmente, Il soggetto in argomento è a disposizione dell’Autorità giudiziaria albanese, alla quale è rimessa la decisione circa la sua estradizione in Italia. L’importante risultato operativo fino d’ora conseguito è la sintesi del lavoro svolto dalle varie forze di Polizia italiane e straniere interessate dall’attività in ambito di cooperazione internazionale di Polizia.

All’attività di indagine e cattura dei ricercati, infatti, hanno collaborato anche gli uffici della polizia criminale svizzera interessati per l’arresto di E.S. , delle forze speciali albanesi che hanno proceduto a diverse perquisizioni in quel territorio e all’arresto come detto di N.A. nonché dei colleghi della polizia criminale slovena che in occasione della rapina commessa nel comune di Sezana nel gennaio 2023 ai danni di un cittadino Italiano hanno fornito un determinante contributo in termini di immagini e video.