I bar e i ristoranti di Udine si preparano al green pass, ma restano dei dubbi

A Udine attesa per il primo giorno di green pass.

Nonostante la pioggerellina, ad Udine si assiste ad via vai continuo di persone per le piazze. La maggior parte dei locali già da tempo si è predisposta per i posti a sedere esterni. Da domani, infatti, 6 agosto, bisognerà presentare il green pass per accedere all’interno di bar e ristoranti, così come per poter andare nelle altre attività come cinema e teatri ove il rischio di assembramento è alto.

Tra gli esercenti di Udine, a poche ore dalla rivoluzione, restano ancora dubbi e perplessità. Nei negozi, ad esempio, sarà possibile accedere all’interno senza la certificazione. Una commessa dice: “Non capisco queste differenze, se il principio vale per un posto al chiuso un negozio non è meno rischioso rispetto ad un bar”.

Andrei Hazazup, titolare del Cuveè Lounge Wine bar, è fra chi condivide questa scelta. “Ci tocca farlo. Io sono favorevole. Meglio il green pass che far chiudere del tutto”, afferma. Posizione condivisa anche dalla titolare dell’osteria Al Cappello via Paolo Sarpi Valentina Gortan Cappellari che si esprime con sicurezza: “Se può servire per non farci chiudere a settembre faremo un sacrificio e ci occuperemo noi con l’accoglienza di richiederlo per l’uso all’interno”.

“Da domani si chiederà il green pass. Fortunatamente non abbiamo tanta clientela che entra dentro e la gente preferisce stare fuori. Nel caso del brutto tempo dovremo controllare chi è e non è autorizzato ad entrare”, assicura Spolverato Riccardo del bar Matteotti. Conclude Maya Pasulc titolare dell’Italian Secret davanti piazza San Giacomo: “Dovremo richiederlo il green pass e toccherà farlo. Per noi non ci saranno troppi problemi per via dei pochi posti all’ interno”.