Bollette, asili nido e assegno unico: i bonus a sostegno delle famiglie del Friuli Venezia Giulia

I bonus regionali e statali per le famiglie, quali sono e come funzionano.

Proprio in questi giorni stanno passando al vaglio della giunta regionale le cifre che comporranno i vari bonus che il Fvg mette a disposizione delle famiglie. La cifra sarebbe di 400 euro all’anno, che diventano 200 per le famiglie residenti in regione da meno di 5 anni. I numeri, anche se ancora devono passare, saranno su questo ordine di grandezza, assicura l’assessore alla Famiglia Alessia Rosolen.

La nuova dote famiglia riunisce le precedenti forme di sostegno. L’idea è quella di un accompagnamento ai nuclei familiari dalla nascita dei figli fino al raggiungimento della maggiore età. La dote, che ha cadenza annuale, spazierà da 400 fino a 2.000 euro in base al numero di figli a carico.

Secondo i dati sul reddito e sulla composizione dei nuclei familiari, sono quasi 58.000 le famiglie con almeno un minore a carico il cui Isee è inferiore a 30.000 euro. I ragazzi interessati, sono così ben 87.000 su di un totale di 147.000. A supporto di queste situazioni, la dote coprirà le spese per centri estivi e viaggi culturali, per corsi di lingua, attività sportive o per la baby sitter. Per accedervi sarà necessario richiedere la Carta Famiglia.

Per quanto riguarda i tempi, il regolamento riguardo alla dote famiglia dovrebbe essere approvato ad aprile. La nuova misura però non è l’unica forma regionale di assistenza alle famiglie. Essa si unisce infatti alla dotazione per l’abbattimento delle rette dei nidi, con agevolazioni che possono arrivare anche a 450 euro, unitamente alla dote scuola. Quest’ultima è variabile e viene valutata sulla base del numero di richieste che riceve l’Ardiss.

Il bonus Asilo Nido.

Sono oltre 20 i milioni di euro stanziati dalla regione per il bonus Asilo Nido in Friuli Venezia Giulia che di fatto le rette a carico delle famiglie con Isee fino a 50 mila euro i cui figli risultano iscritti alle strutture pubbliche o private del territorio

L’entità del beneficio mensile, cumulabile con la misura nazionale, è determinata annualmente in base al tipo di servizio frequentato e alle ore di frequenza: per i nuclei familiari con un unico figlio minore (Isee fino a 50 mila euro) la misura è stabilita fino a un massimo di 250 euro per la frequenza a tempo pieno e fino a un massimo di 125 euro per la frequenza a tempo parziale; per i nuclei familiari con due o più figli minori (Isee fino a 50 mila euro) la misura è stabilita fino a un massimo di 450 euro per la frequenza a tempo pieno e fino a un massimo di 225 euro per la frequenza a tempo parziale.

Qualora il medesimo nucleo familiare abbia due o più figli che frequentino contemporaneamente uno dei servizi educativi per la prima infanzia, il beneficio è riconosciuto a tutti i figli nella stessa misura e cioè fino a un massimo di 450 euro per il tempo pieno e a un massimo di 225 euro per il tempo parziale. Il beneficio è ridotto del 50 per cento se il genitore richiedente, componente il nucleo familiare, è residente o presta attività lavorativa nel territorio regionale da meno di 5 anni continuativi.

Super sconto carburanti.

Entrerà in vigore da domani il super sconto sconto della Regione sui prezzi del carburante in Fvg per chi ha la tessera. La decisione consente così di sommare al taglio già definito a livello nazionale anche quello approvato dalla Giunta del Friuli Venezia Giulia, portando così la riduzione del prezzo a sfiorare, in alcune zone, i 60 centesimi al litro per la benzina e i 50 centesimi per il gasolio.

Nello specifico per la zona 1 (Comuni svantaggiati o a contributo maggiorato) il provvedimento della Giunta ha stabilito che ai 21 centesimi di sconto sulla benzina e ai 14 sul diesel già previsti fino al 31 marzo si aggiunga a partire dal 1° aprile un ulteriore abbattimento del prezzo pari a 8 centesimi sulla benzina e 6 sul diesel. Lo sconto regionale quindi raggiungerà quota 29 centesimi per la benzina e 20 per il gasolio.

Inoltre, per la zona 2 (Comuni a contributo base), la Giunta ha stabilito che ai 14 centesimi di sconto già in vigore per la benzina dal 1° aprile si aggiunga un abbattimento di prezzo di altri 8 centesimi, raggiungendo così un valore complessivo della riduzione pari a 22 centesimi. Per il gasolio, invece lo sconto passerà da 9 a 16 centesimi grazie all’ulteriore contributo di 8 centesimi stabilito dall’Esecutivo.

L’Assegno unico universale del governo Draghi.

Tutto questo per quanto riguarda i sostegni regionali, che vengono elargiti alle famiglie una tantum. A questi sussidi, si unisce il contributo dell’Assegno unico familiare, che ha invece cadenza mensile. Questa misura, introdotta dal governo Draghi, è una modifica del precedente assegno familiare che coinvolge ora anche lavoratori autonomi e liberi professionisti.

L’assegno unico va richiesto all’Inps, che poi lo eroga, presentando l’Isee e sarà erogato da questo mese. La richiesta, per i possessori dell’identità digitale Spid, richiede pochi passaggi online sul sito dell’Istituto di providenza.

Una delle importanti novità introdotte nel passaggio all’assegno unico universale è appunto che a farne richiesta possono essere anche lavoratori autonomi e professionisti. L’unico requisito è di avere a carico figli fino a 21 anni di età, che siano ancora studenti o tirocinanti se maggiorenni.

La base di partenza è un contributo mensile di 175 euro per ogni figlio a carico per le famiglie con un reddito inferiore ai 15.000 euro. Questa cifra diminuisce al crescere del reddito, riducendosi ultieriormente se i figli hanno raggiunto la maggiore età. Cresce invece la misura dell’assegno nel caso i genitori siano senza lavoro, se devono assistere ragazzi con disabilità o se i figli a carico sono almeno tre.

Nel passaggio dalle precedenti forme di assistenza all’Auu, qualcuno ci guadagnerà, soprattutto coppie o genitori con figli minorenni e qualcuno, come le famiglie con figli adulti, potranno rimetterci di poco. Nel complesso, per la maggior parte dei richiedenti, la situazione non verrà modificata.

Oltre 7 milioni di nuclei familiari, stima invece il ministero dell’Economia, registreranno un incremento del proprio reddito di circa 135 euro al mese.