Il Collio come patrimonio Unesco, “un’occasione di rilancio per tutto l’Isontino”

L’appello per il riconoscimento del Collio a Patrimonio Unesco.

“La candidatura Brda-Collio-Cuei a patrimonio mondiale Unesco condivide i medesimi valori di collaborazione fra popoli di Stati differenti, un tempo divisi dalle vicissitudini storiche, ma che oggi invece traguardano ambiziosi progetti di integrazione europea, a cui il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto riferimento citando la nomina congiunta di Gorizia e Nova Gorica a Capitale europea della cultura 2025. Pertanto, ci aspettiamo una forte collaborazione e una decisa accelerazione da parte di tutte le istituzioni in campo per poter raggiungere questo importantissimo risultato”.

Lo dichiarano in una nota congiunta il consigliere regionale Diego Bernardis e il sindaco di Cormons, Roberto Felcaro, a proposito del percorso avviato per la candidatura a patrimonio mondiale Unesco del Collio italiano e sloveno.

“Dopo lo storico risultato ottenuto per Gorizia, nominata capitale europea della cultura, e le importanti risorse destinate dalla Regione a Monfalcone per il rilancio del Carso e del litorale adriatico – aggiungono Bernardis e Felcaro – è il momento che tutti gli attori protagonisti, fra cui Comune di Gorizia, la Regione, la Cciaa e le istituzioni, in modo coeso e determinato, diano la spinta finale, sia in termini di risorse economiche che di programmazione e partecipazione, al progetto di valorizzazione dell’areale transfrontaliero del Collio-Brda-Cuei”.

Il consigliere regionale della Lega e il sindaco di Cormons sono convinti che “il progetto di candidatura Unesco sia un ulteriore tassello per completare l’opera di rilancio del territorio goriziano nel suo complesso e dare dignità e occasioni a tutte le realtà e le identità che lo compongono. Per questo va coinvolto l’intero areale della destra Isonzo e del Collio, ricchissimo di potenzialità turistiche, culturali, enogastronomiche e identitarie. Anche per questo risulta necessario investire e realizzare un punto di coordinamento e di proposta turistica come un ufficio Iat nella cittadina collinare. Fra l’altro – continuano – lo spirito della progettualità che è stato rimarcato dal presidente delle Repubblica è nato proprio con il progetto di candidatura del Collio Unesco, dunque ciò significa che siamo sulla strada giusta e chiediamo a tutte le istituzioni di continuare ad aiutarci per concretizzare anche questo tipo di progettualità”.

Un ringraziamento, infine, va alla Giunta regionale. “Siamo consapevoli – concludono Bernardis e Felcaro – che il presidente Massimiliano Fedriga e l’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, cosi come l’assessore al Turismo Sergio Bini, sono fortemente convinti delle potenzialità del territorio goriziano e siamo sin d’ora a ringraziarli per l’impegno che hanno profuso e, siamo certi, continueranno a mettere per completare un’opera meritoria e imprescindibile come quella di conferire il giusto valore a queste terre e a queste comunità”.