Crisi energetica, il gap che deve coprire il Fvg per diventare indipendente

La situazione energetica in Friuli Venezia Giulia.

In Friuli Venezia Giulia consumiamo circa 10.000 GWh elettrici (dati del 2019), che per essere coperti interamente da fonti rinnovabili necessitano di 8.400 MWp oltre a quelli già installati. Questo significa che bisognerebbe produrre, da qui al 2050, termine ultimo per conseguire la decarbonizzazione, almeno 300 MWp/anno, principalmente da impianti fotovoltaici. Al momento numeri lontanissimi, se pensiamo che nel 2020 in regione ne sono stati installati circa il 5% (15,7 MWp nel 2020 e 16,1 MWp nel 2021). In questo scenario, reso pesantissimo dalla situazione internazionale e dall’aumento della bolletta energetica, “i contributi per le imprese per installare impianti fotovoltaici sui tetti dei propri stabilimenti produttivi sono praticamente inesistenti”, afferma il capogruppo in Regione del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo.

La situazione in Friuli Venezia Giulia.

Con una dotazione finanziaria iniziale di 100 milioni all’anno, propone il consigliere, si potrebbe puntare a finanziare un mix di contributi in conto capitale, di fondi di rotazione energetici e di conseguente mobilitazione di investimenti privati per installare circa 100 MWp all’anno. “Come pensa l’assessore Fabio Scoccimarro di rispettare l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2045? Candidando il Friuli-Venezia Giulia a regione pilota del Green Deal, anticipando di 5 anni il raggiungimento della neutralità, le emissioni, secondo gli studi di Arpa FVG, devono diminuire del 4% all’anno. L’assessore non ci prenda più in giro”, attacca Morettuzzo.