Crisi Fvg, incontro tra Fedriga e Meloni: “La volontà è ricomporre la frattura”

Gli sviluppi della crisi politica in Fvg.

Ricomporre la frattura in Friuli: la volontà è questa, sia mia che anche del presidente Meloni”: con queste parole il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha lasciato Palazzo Chigi al termine di un incontro chiave con la premier Giorgia Meloni, nel pieno della crisi politica che ha travolto la maggioranza regionale.

Un vertice reso necessario dopo che gli assessori di Lega, Lista Fedriga e Forza Italia avevano rimesso le deleghe, aprendo un fronte interno che ha rapidamente assunto una rilevanza nazionale. Al centro delle tensioni, la gestione dell’ospedale di Pordenone, ma anche frizioni più ampie sul futuro dell’amministrazione e sul terzo mandato.

“Adesso è la volontà di rilanciare l’azione dell’amministrazione regionale, penso molto apprezzata dai cittadini in questi anni, in cui si è vista una crescita importante della regione”, ha dichiarato Fedriga. “Convocherò una riunione di maggioranza nelle prossime ore per trovare una soluzione condivisa”.

A chi gli ha chiesto se il problema interno sia “solo” l’ospedale di Pordenone, il presidente ha risposto: “Io voglio risolvere i problemi e non alimentare polemiche. Quindi non voglio che ci sia altro. Penso che il problema lo affronteremo in modo costruttivo”.

La sanità.

Durante l’incontro, si è parlato anche di temi strategici per il futuro del sistema sanitario nazionale. “Abbiamo trovato l’accordo sul decreto liste d’attesa“, ha affermato Fedriga, che è anche presidente della Conferenza delle Regioni. Un passo avanti importante, che si inserisce in un contesto più ampio: “Con la premier abbiamo parlato del Piano sanitario nazionale che scriveremo insieme. Il Piano manca dal 2008 ed è assurdo”.

Il terzo mandato.

Durante il colloquio, la premier Meloni e Fedriga non hanno parlato di terzo mandato, tornato al centro del dibattito dopo l’impugnazione da parte del Consiglio dei ministri della legge della Provincia di Trento che portava da due a tre i mandati consecutivi per i presidenti di Provincia. “Non abbiamo parlato di terzo mandato – ha chiarito Fedriga – ma ho riportato le risultanze del Festival delle Regioni. È stata ribadita un’impugnazione di carattere tecnico“.

“Penso – ha detto Fedriga secondo quanto riportato dall’Ansa -, che le Regioni a statuto speciale abbiano competenza esclusiva e la Corte costituzionale adesso dirà di chi è la competenza per poter legiferare, per quanto riguarda le Regioni a statuto speciale, sull’autogoverno”. Serve una legge nazionale per regolare i mandati dei governatori? “Per quanto riguarda le Regioni a statuto ordinario mi sembra evidente, perché – ha sottolineato il governatore – lo dice la stessa Corte costituzionale”.