Caro bollette, gli aiuti dal governo per oltre 5 miliardi: “Non bastano, in Fvg la situazione per le famiglie è critica”

Gli aiuti contro il caro bollette in Fvg.

L’azzeramento degli oneri di sistema e i bonus rimpolpati da un lato, la decisione di aumentare la produzione interna di gas naturale dall’altro. Sono i punti salienti del nuovo Decreto energia, varato ieri dal governo presieduto da Mario Draghi e che metterà in campo 5,5 miliardi per far fronte al caro bollette dovuto ai picchi di costi dell’energia elettrica e del gas naturale.

Misure, quindi, che mirano a contrastare i pesanti rincari che stanno incidendo pesantemente sui bilanci tanto delle famiglie, quanto delle imprese. Ma è un provvedimento che non convince tutti. A partire dall’associazione Consumatori Attivi di Udine: “Il decreto non darà risposte immediate e dirette ai cittadini che si trovano a fare i conti con bollette stellari – puntualizza la presidente Barbara Puschiasis -. Le misure adottate, con il rafforzamento dei bonus su energia elettrica e gas, oltre al taglio degli oneri di sistema e la riduzione delle accise al 5% per il secondo trimestre, non porteranno a riduzione sensibile delle fatture che stanno arrivando a casa“.

Una situazione, quella dei rincari, che sta mettendo in crisi moltissimi nuclei familiari. “Sono tantissimi i residenti in situazione di fragilità economica che non riescono non soltanto a far fronte al pagamento della bolletta, ma neanche ad accedere al bonus energia e gas, perché non riescono a rispettare requisiti troppo bassi imposti dalla legge – aggiunge la presidente -. Chiediamo a gran voce che si provveda con intervento che vada a bloccare i prezzi di energia e gas nel brevissimo periodo“. Lo sforzo delle istituzioni c’è stato, ma non basta. “Apprezziamo gli interventi per convertire la produzione interna in fonti rinnovabili e la misura sul credito d’imposta per le imprese volto a contenere prezzi dei beni di consumo e servizi. Sono però – conclude Puschiasis – misure timide, che non porteranno riduzioni significative nei prezzi della spesa“.