“Speranza, ministro ipocondriaco”, il vice Mazzolini contro il decreto

Duro attacco del vicepresidente del Consiglio Fvg Stefano Mazzolini.

“Indignato, esterrefatto, stufo”, definisce “folli, scellerate e incomprensibili” le decisioni prese nell’ultimo Dpcm, arrivando perfino a definire il ministro della Salute Speranza “ipocondriaco”.

Il vicepresidente del consiglio regionale del Fvg, Stefano Mazzolini, è un fiume in piena. Nel suo duro attacco contro l’ultimo decreto del presidente del Consiglio dei Ministri per il contenimento della pandemia, Mazzolini parla nel suo ruolo istituzionale, ma anche in quello di ristoratore e imprenditore del tarvisiano.

Sono indignato e profondamente esterrefatto per il nuovo decreto Covid del Governo – spiega Mazzolini –. Sono state prese decisioni scellerate che stroncheranno l’economia e la socialità in Friuli Venezia Giulia, in particolare in montagna. Nutro profondo rispetto per chi si ammala e per le famiglie che soffrono a causa della perdita di un loro caro – premette Mazzolini -, ma con questa vaccinazione a tappeto, che mette in sicurezza la fascia d’età più debole dai 60 anni in su, e i casi che calano, le scelte sono folli”.

Secondo il leghista, che nel suo attacco non manca di ringraziare il governatore e presidente della conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga per aver manifestato anche lui la contrarietà al Dpcm, “è una follia aprire i ristoranti e bar soltanto all’esterno. Chi avrà il coraggio – si chiede Mazzolini – di aprire dai 500 metri in su, con freddo e neve? Chi avrà il coraggio di uscire a cena in queste condizioni? E chi non ha spazi esterni anche in città?”.

Quindi la critica al ministro della Salute. “Purtroppo – attacca Mazzolini – il ministro Roberto Speranza deve essere ipocondriaco. Peccato che mentre lui si circonda di paure, noi imprenditori dobbiamo continuare a sostenere le spese”. Un’altra scelta che Mazzolini definisce “incomprensibile” è quella del prolungamento del coprifuoco alle 22. “Così facendo, sarà di fatto impossibile, o quasi, andare a cena fuori – incalza – e la gente si ritroverà comunque nelle case e nelle taverne, con rischi di contagio anche maggiori rispetto a locali sicuri e igienizzati. E che cosa ne sarà di attività come bar, pub e discoteche? Chi verrà al mare in Friuli Venezia Giulia, quando potrà invece andare all’estero, in Spagna o Croazia, e godersi la serata in giro? Io chiedo la revoca di questo ministro ipocondriaco”.

Come ammette lui stesso, Mazzolini parla “a nome di ristoratori, baristi, gestori di palestre e gestori di discoteca. Io mi dissocio dal decreto, sono stufo di queste chiusure e penalizzazioni insensate però con centri commerciali, teatri e cinema aperti. Bisogna pensare alla salute dicono, giusto, ma io invito queste persone che economicamente non gli è cambiato niente, a chiedersi se esiste salute senza lavoro, senza soldi per dar da mangiare ai propri figli”.