Riapre l’aeroporto di Trieste, i primi voli in partenza

Il bilancio e gli interventi all’aeroporto.

Riprendono i primi voli dall’aeroporto di Trieste per Catania e Napoli. A luglio le partenze si arricchiranno con nuovi collegamenti per Palermo, Lamezia Terme e Olbia con il vettore Volotea. Inoltre, ricominceranno i voli Ryanair per LondraStansted, Valencia e Cagliari.

“Si tratta di un segnale importante per la ripartenza“, ha commentato l’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli. A questo proposito, la Regione intende mantenere il rapporto virtuoso e di investimento che finora ha garantito allo scalo regionale.

Il bilancio 2019 e gli interventi all’aerostazione.

L’esercizio 2019 si è chiuso con un utile pari a 2.359.286 euro, in aumento rispetto al 2018. Anche il traffico è aumentato del 1,3 per cento, con un valore della produzione sostanzialmente uguale (15 milioni di euro) e con un Ebitda superiore del 2 per cento. Inoltre, l’analisi del costo del personale evidenzia la sostanziale stabilità del costo del lavoro.

Il piano quadriennale di investimenti da 39 milioni di euro, di cui 25 autofinanziati, è stato pienamente realizzato nel 2019 . Infatti, con la somma l’aerostazione è stata restaurata, insieme alle infrastrutture di volo e alla connessione con la linea ferroviaria. Il polo intermodale è costato 19 milioni euro, di cui 14 milioni coperti con fondi pubblici.

Verso la ripartenza con nuovi collegamenti e progetti.

Zilli ha espresso la necessità di un chiarimento sulle sorti dello scalo in relazione all’emergenza coronavirus. “La strada virtuosa che abbiamo inaugurato l’anno scorso – ha osservato l’assessore – ha subito un grande freno ed è evidente la preoccupazione per gli scenari che si riverbereranno sul bilancio 2020“.

Inoltre, l’ad Marco Consalvo ha confermato che dei tre obiettivi previsti per il 2019 – incremento passeggeri, Ebitda, investimenti – solo quello inerente i passeggeri sia leggermente inferiore alle previsioni. In merito alla ripartenza, il presidente di Trieste Airport Antonio Marano ha dichiarato che lo scalo la affronta “con atteggiamento positivo e non preoccupato, grazie al lavoro fatto in questi anni”.

“La struttura dal punto di vista organizzativo ha raggiunto – ha garantito Marano – elevati standard di gestione. In questa fase sarà necessaria una forte alleanza con il territorio e la Regione, in particolare sul progetto di sviluppo dell’attività nel settore croceristico e sul progetto di Rfi per la velocizzazione della linea di collegamento con Venezia. Infine, la riapertura dovrà essere accompagnata da un marketing territoriale mirato, in cui l’azione di PromoTurismo Fvg sarà fondamentale.