In Friuli Venezia Giulia si contano 55,4 centenari ogni 100mila residenti.
Il Friuli Venezia Giulia si conferma tra le regioni italiane più longeve. Secondo il nuovo report dell’ISTAT “Centenari 2025”, al 1° gennaio di quest’anno nella nostra regione si contano 55,4 centenari ogni 100mila residenti, una delle quote più alte d’Italia, dietro solo a Molise e Liguria. Un primato che conferma la tradizione di longevità del territorio, già noto per la qualità della vita e per l’elevato livello dei servizi sanitari.
In tutta Italia i centenari sono 23.548, oltre 2mila in più rispetto all’anno precedente. L’82,6% di loro sono donne, e tra i “semi-supercentenari” (105 anni e oltre) la quota femminile sale al 90,7%. La crescita dei longevi nel Paese è costante: rispetto al 2009, quando erano poco più di 10mila, i centenari sono più che raddoppiati (+130%).
I numeri e le classifiche.

Oltre che per il terzo posto tra le regioni italiane, il Friuli Venezia Giulia si distingue anche per alcune punte provinciali: Gorizia è tra le province con la più alta concentrazione di centenari, 63,5 ogni 100mila abitanti, al pari di Siena e subito dietro Isernia e Nuoro, che guidano la classifica nazionale.
105 anni e oltre.

Sul fronte dei “semi-supercentenari”, cioè i residenti che hanno raggiunto i 105 anni o più, il Friuli Venezia Giulia si colloca al nono posto della classifica nazionale. Con circa 1,7 ultracentenari ogni 100mila abitanti, la regione supera la media italiana per concentrazione di over 105.
I segreti della longevità.
Tra le possibili spiegazioni, gli esperti citano una combinazione di fattori ambientali, alimentari e sociali: uno stile di vita equilibrato, l’alimentazione tradizionale a base di prodotti locali, una rete familiare ancora solida e un sistema sanitario regionale tra i più efficienti del Paese. Anche la bassa densità abitativa e l’ambiente relativamente poco inquinato contribuiscono, secondo gli studiosi, a favorire un invecchiamento attivo e più sano.
Un dato interessante riguarda la distribuzione di genere e stato civile: tra i friulani ultracentenari, come nel resto d’Italia, prevalgono nettamente le donne. Gli uomini che arrivano a queste età sono meno numerosi.
Sul piano scientifico, l’ISTAT sottolinea un aspetto sorprendente: dopo i 105 anni, la probabilità di morte non cresce più in modo esponenziale. In altre parole, chi supera quella soglia entra in una sorta di “plateau della mortalità”, dove le chance di sopravvivere a un anno in più restano quasi costanti. Un fenomeno che conferma come la longevità non sia solo questione di fortuna, ma anche di resilienza biologica.




