Il Friuli Venezia Giulia pronto ad accogliere i bambini di Gaza

L'assessore Riccardi al termine del sopralluogo al Bella Italia Village di Lignano ove sono ospitati una quarantina di bambini ucraini con le loro mamme

“La Regione Friuli Venezia Giulia ha formalmente comunicato al Governo la disponibilità ad accogliere negli ospedali del Friuli Venezia Giulia bambini che vivono in situazioni di forte criticità per ciò che sta accadendo a Gaza: la nostra regione, da sempre storicamente impegnata in prima linea per portare assistenza in Italia e all’estero, è disponibile non solo per la situazione attuale ma anche per le future missioni Medevac al fine di portare contributo concreto a sostegno di vittime nell’ambito della cooperazione istituzionale con il ministero degli Affari Esteri, quello della Salute e il Dipartimento della Protezione civile”.

Lo ha reso noto l’assessore regionale alle Politiche sociali Riccardo Riccardi al termine dell’incontro al BellaItalia Village di Lignano Sabbiadoro con i vertici dell’associazione San Luigi Scrosoppi che hanno dato corpo al progetto che ha portato ad accogliere nella struttura di Villa Primavera una quarantina di bambini con le mamme provenienti dalla Transcarpazia. Si tratta della regione occidentale dell’Ucraina dove nel corso del conflitto hanno trovato rifugio oltre 400mila persone e quarantamila minori e che proprio ieri è stata oggetto di bombardamenti.

“Il sostegno a questo progetto è una delle belle pagine da scrivere nella storia di questa legislatura ed è coerente con la posizione che questa Regione ha da tempo rispetto a quello che sta accadendo in Ucraina: è una posizione molto forte, che si riconosce anche nel Governo italiano, di sostegno senza sé e senza ma al popolo ucraino” ha ribadito Riccardi che, assieme al presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin, ha incontrato i volontari friulani guidati da don Michele Zanon, parroco di Gonars, coordinatore del progetto.

L’impegno del Friuli Venezia Giulia.

“Fin dal primo giorno che il conflitto si è aperto la Regione ha organizzato la catena di accoglienza – ha ricordato Riccardi -, intervenendo in maniera importante nei confini a ridosso dell’Ucraina, montando campi e tende attraverso l’opera della nostra Protezione civile ai confini con Slovacchia e Polonia; il Burlo Garofalo di Trieste ha accolto subito bambini provenienti dalle zone più colpite e il Friuli Venezia Giulia, poi, è diventato hub italiano della distribuzione dei farmaci”.

Riccardi ha ringraziato le organizzazioni di volontariato e i vertici di Asufc, perché “è nella sinergia tra sistema istituzionale e terzo settore che la catena di solidarietà può fare un lavoro importante, in una terra che ha nel suo dna la solidarietà: ci avviciniamo ai 50 anni dall’esperienza del terremoto e penso che questa vocazione derivi anche da quell’esperienza”.

Presenti all’incontro, oltre a operatori della Caritas, vertici dell’Associazione San Luigi Scrosoppi e di Asufc, la garante per i minori Svitlana Yakimelina, professioniste del sistema sanitario ucraino, il presidente del coordinamento nazionale delle comunità di minorenni, Gianni Fulvi, il presidente dell’associazione “Trascarpazia senza orfani” Giuseppe Posipanka, il presidente del Social Husing Slovakia con sede a Kosice Radoslav Drab.