Giorno dell’Unità nazionale e delle Forze armate: le celebrazioni al Sacrario di Redipuglia

Le celebrazioni del Giorno dell’Unità nazionale e delle Forze armate al Sacrario di Redipuglia.

Si sono svolte questa mattina al Sacrario di Redipuglia le celebrazioni per il Giorno dell’Unità nazionale e delle Forze armate. Presenti anche il vicepresidente della Regione Mario Anzil, che ha preso parte in rappresentanza del governatore Massimiliano Fedriga e il presidente della Camera Lorenzo Fontana in rappresentanza del Presidente della Repubblica.

“Il sacrificio delle giovani vite, le cui spoglie riposano al Sacrario, deve essere d’esempio per i ragazzi d’oggi, perché è nel sacrificio che trae forza il carattere e la capacità di superare le avversità. La testimonianza della Medaglia d’oro Paola Del Din credo sia da stimolo per ricordare quanto importante sia questo valore affinché gli errori del passato non si ripetano in futuro. Lo stesso intervento che abbiamo ascoltato dalla ministra Casellati ha sottolineato proprio questo aspetto, quantomai attuale in un contesto internazionale in cui trova sempre più spazio la recrudescenza delle guerre“.

Anzil ha poi aggiunto che “nella giornata delle Forze armate è giusto tributare un riconoscimento a tutti i nostri professionisti che in Italia e soprattutto all’estero si impegnano e rischiano la propria vita per garantire la pace nel mondo, tenendo alta la bandiera dell’Italia: a loro va il nostro ringraziamento nel Giorno a loro dedicato”.

Le autorità schierate al Sacrario

Ad accogliere alla base del Sacrario militare di Redipuglia Fontana, accompagnato dalla ministra per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa Elisabetta Casellati in rappresentanza del Governo, la resa degli onori con rappresentate tutte le Forze armate che avevano fatto ingresso ad inizio cerimonia con i medaglieri nazionali e i labari delle associazioni combattentistiche, d’arma e dei corpi logistici e i labari della Regione Friuli Venezia Giulia e dei Comuni.

Poi Fontana e Casellati hanno percorso assieme al generale di corpo d’armata, Maurizio Riccò, delegato dal capo di Stato maggiore dell’Esercito, la via eroica del Sacrario e hanno raggiunto il sacello del Duca d’Aosta, dove è stata deposta una corona d’alloro ed è stato osservato un minuto di silenzio.

Prima del discorso della ministra Casellati ha preso poi la parola Paola Del Din per dare lettura della motivazione della Medaglia d’oro al valor militare conferita al Milite ignoto; a suggello dell’evento il presidente Fontana ha firmato l’Albo d’onore.