L’allarme degli psicologi Fvg: “Uno su 3 non va dal medico, tanti i malesseri”

Il dato allarmante rilanciato dall’Ordine degli psicologi del Fvg.

Un italiano su 3 (34%) ha evitato di andare dal medico per un problema non correlato al Covid, uno su due riporta segni di malessere psicologico, mentre 7 su 10 si fidano delle informazioni istituzionali. È quanto emerge dai risultati preliminari di uno studio condotto su un campione rappresentativo della popolazione e promosso dall’Ufficio europeo dell’Organizzazione mondiale della sanità dal titolo Monitorare la conoscenza, la percezione del rischio, i comportamenti preventivi e la fiducia per un’efficace risposta alla pandemia.

“Per quanto riguarda i problemi psicologici – commenta il presidente dell’Ordine degli psicologi del Fvg, Roberto Calvani –, la soglia del 50% è oltremodo allarmante e pone il problema della risposta che le istituzioni devono saper dare con efficacia e celerità a queste accorate richieste di aiuto”.

Il progetto che coinvolge oltre 30 Paesi prevede una rilevazione periodica, con il medesimo questionario per capire, nel corso del tempo, il modo in cui i cittadini e le comunità rispondono alla pandemia. “È necessario ribadire con forza – prosegue Calvani – che la sanità pubblica soffre, che ci sono pochi e sempre meno psicologi, che in Fvg si fatica addirittura a garantire il turnover delle quiescenze. I servizi territoriali psicologici stanno lavorando a pieno ritmo, ma sono letteralmente sommersi da richieste. Il cittadino ‘normale’ si sente sempre più solo e in difficoltà e la sanità non ha e non dà risposte”.

Affondo finale sulle norme nazionali: “Nemmeno le disposizioni emanate dal Governo hanno efficacia perché poi, avendo 20 sanità regionali diverse, ognuno fa come gli pare. Crediamo che di fronte a una rilevazione così preoccupante, in cui un cittadino su due segnala il proprio malessere psicologico, non ci sia più tempo da perdere, inserendo questa figura professionale in tutti gli ambiti sanitari e non solo. Se la guerra contro la pandemia speriamo si possa risolvere nel volgere di qualche mese, con una massiva campagna di vaccinazione, gli strascichi sulla popolazione che lascerà il Covid-19 dureranno per anni e c’è la necessità che le istituzioni forniscano strumenti adeguati e professionisti preparati per accompagnare i cittadini, di tutte le età, dagli studenti agli anziani, in questo percorso”.