In manovra, fondi per rilanciare l’artigianato tipico del Friuli.
La Regione Friuli Venezia Giulia rafforza il sostegno al sistema produttivo e alle eccellenze locali, con una manovra che porta a 178,5 milioni di euro il budget complessivo della Direzione centrale Attività produttive e Turismo per il 2026. All’interno di questo quadro, nasce una nuova misura dedicata alla valorizzazione dell’artigianato tipico del Friuli, settore considerato strategico per identità, turismo e sviluppo territoriale.
L’assessore alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, ha spiegato l’obiettivo della nuova iniziativa: “Vogliamo sostenere e far crescere le produzioni artigianali tipiche, perché sono ciò che più di tutto identifica un luogo, una comunità, una cultura. L’artigianato del Friuli è un patrimonio che merita una tutela concreta e nuovi strumenti di valorizzazione”.
La misura sarà gestita dal Cata, che avvierà una ricognizione delle principali produzioni artigianali e industriali tipiche del territorio. Per i canali contributivi già attivi e gestiti dal Cata sono inoltre previsti 7 milioni di euro.
Accanto alla valorizzazione delle botteghe e delle lavorazioni tradizionali, la manovra destina 4 milioni di euro al Consorzio Cosilt per il recupero dell’area dell’ex Autoporto di Coccau, nel Comune di Tarvisio. L’intervento permetterà la realizzazione di un’infrastruttura destinata ad attività artigianali e logistiche, in una zona strategica anche grazie all’inclusione nella Zona logistica semplificata (Zls). Sono già una ventina le manifestazioni di interesse da parte di piccole e medie imprese pronte a insediarsi nell’area.
La manovra interviene anche su due direttrici strategiche: l’Agenda FVG Manifattura 2030, con 51,6 milioni di euro dedicati, e il nuovo Codice regionale del Commercio e del Turismo, che potrà contare su 86,5 milioni di euro.




