Mascherine, in Friuli regna la confusione: quanto devono costare e come funzionano. Attenzione a quelle lavabili

Le mascherine in Friuli.

Costose, spesso introvabili. E divenute ormai una componente della nostra strada quotidianità. Sono le mascherine, utilizzate da molti per muoversi durante le (rare) uscite concesse, per fare la spesa o altre incombenze.

L’associazione Consumatori Attivi, presieduta da Barbara Puschiasis, ha di recente svolto un’indagine di mercato, raccogliendo le segnalazioni legate a negozi fisici e mercato online. Nelle farmacie di Udine e provincia le mascherine FFP2 e FFP3 – quelle più efficaci, perché realizzate con materiale dotato di alta capacità di filtraggio dell’aria – sono pressoché introvabili, mentre quelle chirurgiche sono vendute nella forbice di prezzo da 1,5 a 3,5 euro, con massimo di 4 mascherine a persona. Anch’esse, però, non sono semplici da reperire.

E poi, ci sono le mascherine lavabili in tessuto, come quelle distribuite dalla Protezione civile, non certificate e non classificate come DPI (dispositivo di protezione individuale). In alcuni casi vengono date in omaggio, ma se in vendita hanno un prezzo da 14 euro in su per due esemplari. Ed è qui, secondo Consumatori Attivi, che parte la speculazione: “In questa situazione di emergenza e in carenza di dispositivi i furbi se ne approfittano – fa notare la presiedente Puschiasis -. È una situazione da Far West, con il consumatore confuso sull’uso delle mascherine, dalle loro caratteristiche e protezione. Quando c’è panico e la mascherina diviene oggetto del desiderio…ben poco spazio è lasciato alla ragione”. E così, chi acquista è tratto in inganno: “Spesse volte le mascherine di tipo non chirurgico e non FFP2 e FFP3 hanno una protezione equiparabile a quella di una sciarpa o un fazzoletto davanti alla bocca. Ma – incalza Puschiasis – molte volte per averle il consumatore deve svuotare le tasche”.

E non basta rifugiarsi sul mercato online. Spesso, negli shop virtuali sono esaurite le mascherine chirurgiche, talvolta i prezzi sono elevati e, quando sono reperibili, vengono consegnate anche dopo 30 giorni. Sempre secondo la ricerca di Consumatori Attivi, in Rete le FFP2 si trovano con prezzi da 3 a 7,50 euro, le FFP3 a circa 15,50 euro. Le chirurgiche hanno una forbice di prezzi da 45 centesimi a 8 euro “ma prima dell’emergenza – fa notare la presidente – costavano 25-30 centesimi”. Sulle lavabili in stoffa, l’associazione ironizza: “Attendiamo diventino un oggetto di moda, visto che molti stilisti si dedicano a questo articolo. Un nome su tutti: Fendi. Costano 190 euro”. E se non si acquista un numero ‘congruo’ di mascherine, chi le ordina online spende anche 5 euro di spedizione.

Insomma, attenti ai furbetti. Consumatori Attivi suggerisce, tra l’acquisto di una mascherina lavabile paragonabile a una sciarpa e la produzione casereccia, di valutare la seconda ipotesi “per la quale esistono dei tutorial e bastano un fazzoletto o un foulard e due elastici. Meglio – conclude Puschiasis – informarsi in più farmacie su internet prima di acquistare a prezzi folli. E ricordatevi di lavare spesso le mascherine, i foulard e i fazzoletti, per non farli diventare un’arma contro chi li usa. Sarebbe il caso che nelle farmacie ci fossero cartelli riportanti le caratteristiche delle singole protezioni”. Consumatori Attivi fa appello a segnalare pratiche scorrette e prezzi esorbitanti.