Quarantena differenziata per mantenere la scuola in presenza, le idee allo studio

Le nuove ipotesi per la quarantena a scuola.

L’obiettivo, dichiarato, è mantenere la scuola in presenza. Proprio per questo, il governo – dopo aver consultato negli scorsi giorni la Conferenza delle Regioni presieduta da Massimiliano Fedriga – potrebbe decidere di adottare nuove norme per quarantena e lezioni in presenza (o a distanza).

La questione approderà nei prossimi giorni sul tavolo del consiglio dei ministri, in vista dell’imminente riapertura delle scuole dopo la pausa natalizia, che in Friuli Venezia Giulia è fissata per il 10 gennaio.

Per le scuole elementari e la prima media, l’ipotesi sarebbe quella di una autosorveglianza a 5 giorni (con successivo test dopo 10) per i ragazzi vaccinati o guariti negli ultimi tre mesi. Per i bambini non immunizzati, invece, sarebbe prevista una quarantena di 10 giorni e possibile ricorso alla didattica a distanza. Se i contagi in classe, invece, fossero 3, spetterebbe alla Azienda sanitaria locale decidere lo stop all’attività in presenza. Nelle scuole dell’infanzia, invece, rimarrebbe la regola della quarantena di 10 giorni per tutti con tampone anche con un solo caso positivo. Tutte queste scelte sarebbero anche legate al recente avvio della campagna vaccinale fra i 5 e gli 11 anni.

Ipotesi che, comunque, non hanno ancora trovato l’accordo politico. E qualche spaccatura non manca tra la maggioranza. È già certo, invece, che gli insegnanti della scuola dell’infanzia dovranno indossare la mascherina Ffp2: è una delle novità prevista per il 2022.