Obbligo Case Green, Lizzi: “Europa paladina dell’ambiente con i soldi delle famiglie”

Elena LIZI in the EP in Strasbourg

Polemiche ache in Friuli dopo l’approvazione delle direttiva sulle case green.

Il Parlamento Europeo ha approvato la nuova direttiva sulle case green che impone nuovi obblighi sull’efficienza energetica delle abitazioni. Una delle principali disposizioni della nuova direttiva è l’obbligo di rendere gli edifici a emissioni zero entro il 2030 e di eliminare completamente le caldaie a gas entro il 2040. Una direttiva che significa milioni di ristrutturazioni per edifici e condomini per conformarsi ai nuovi standard, con l’Italia che ha più volte chiesto una maggiore flessibilità.

“È fin troppo facile fare i paladini dell’ambiente con le tasche delle famiglie. L’approvazione della direttiva sulle Case Green voluta dalle sinistre animate da un ambientalismo ideologica peserà infatti sulle loro spalle, oltre che su quelle dei governi nazionali i quali, per attingere le risorse necessarie, saranno costretti ad aumentare il gettito fiscale, a danno quindi sempre dei cittadini”. Questo il commento dell’europarlamentare Elena Lizzi (Lega-Identità e Democrazia), che  durante la plenaria odierna a Strasburgo ha votato contro.

“La responsabilità del piano di rinnovamento sarà demandata agli Stati e questo conforta perché si portano le incombenze a un livello più vicino ai cittadini rispetto ai dettami da Bruxelles sulle classi energetiche – continua Lizzi -. Seppur migliorato rispetto alla stesura iniziale, però, rimane un quadro normativo impegnativo con obiettivi non banali da raggiungere per i governi nazionali che avranno l’onere di prendere in mano i piani di rinnovamento. Non sono previsti fondi europei per sostenere direttamente uno sforzo così imponente, demandando tutti gli oneri agli Stati membri e in ultimo sui cittadini per la parte che giocoforza, per i naturali limiti di budget delle casse statali, rimarrà scoperta dal supporto pubblico. Le conseguenze sulle famiglie italiane saranno ancora più pesanti, vista l’età media molto alta del patrimonio abitativo. Il mio impegno, quindi, rimane quello di rendere più sostenibile per cittadini un percorso giusto, ma che va fatto in tempi e modi decisamente diversi”.