Dalla Regione Friuli Venezia Giulia il bonus per il refitting o la demolizione delle imbarcazioni.
La Regione Friuli Venezia Giulia punta a dare nuova linfa alla nautica da diporto con un incentivo mirato a chi possiede imbarcazioni datate: un bonus per il refitting o la demolizione di unità con oltre vent’anni di vita.
L’iniziativa, approvata dalla Giunta regionale e presentata dall’assessore alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio Bini, prevede contributi a fondo perduto fino al 75% delle spese sostenute, con l’obiettivo di favorire il rinnovo della flotta privata, stimolare il settore cantieristico e promuovere una navigazione più sicura e sostenibile. Il bando, che resterà aperto dal 4 settembre al 6 ottobre 2025, si inserisce in una più ampia strategia triennale da 3,7 milioni di euro per lo sviluppo della nautica regionale.
“Attraverso il bonus per il refitting o la demolizione delle unità da diporto, la Regione fornisce un aiuto concreto a chi possiede una barca datata e desidera riportarla a nuova vita o smaltirla correttamente, sostenendo nel contempo il comparto cantieristico regionale, che rappresenta una delle eccellenze della nostra economia”, ha spiegato l’assessore Bini.
Cosa prevede.
La misura prevede contributi a fondo perduto fino al 75% della spesa sostenuta, a favore di privati, imprese, associazioni e Comuni, per il refitting (la ristrutturazione e l’ammodernamento delle imbarcazioni) di unità da diporto con oltre vent’anni di vita e possedute da almeno due anni oppure il loro smaltimento. Il bando è stato strutturato attraverso un procedimento a sportello e le domande potranno essere inoltrate dal 4 settembre al 6 ottobre 2025, attraverso il sistema di Istanze online (Iol) della Regione.
L’assessore ha osservato che “questo contributo ha una doppia finalità: da un lato favoriamo l’ammodernamento delle imbarcazioni private, garantendo così maggiore sicurezza e sostenibilità; dall’altro generiamo un effetto leva sull’intera filiera della nautica, con benefici per cantieri, artigiani e fornitori di materiali e servizi”.
L’Amministrazione regionale ha stanziato 260.000 euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027, per un totale di 780.000 euro, dedicati esclusivamente alla misura per il refitting e la demolizione, all’interno di una manovra triennale più ampia da 3,7 milioni di euro per lo sviluppo della nautica regionale. “Sosteniamo una nautica moderna, responsabile e accessibile – ha rimarcato Bini -. Questo intervento aiuta chi vuole investire sulla propria imbarcazione ma, soprattutto, consolida una visione in cui la filiera marittima non è solo economia, ma cultura, innovazione e tutela del nostro mare e della costa”.
Il bonus: chi può fare domanda e le spese ammesse.
Nel dettaglio, il bonus per il refitting parte da 3.000 euro per le unità fino a 5 metri e aumenta di 500 euro per ogni metro ulteriore fino a raggiungere un massimo di 15.000 euro, calcolato proporzionalmente anche per le frazioni di metro. Per quanto riguarda invece la demolizione, il contributo parte da 2.500 euro per le unità fino a 10 metri, con un incremento di 250 euro per ogni metro oltre i 10, fino al massimo di 8.000 euro e anche in questo caso è prevista la proporzionalità per le misure intermedie.
Il bando è aperto alle persone fisiche residenti in Friuli Venezia Giulia e ai soggetti giuridici con sede o unità operativa sul territorio regionale (purché possiedano il natante da almeno due anni alla data di presentazione della domanda) e anche ai Comuni che intendono procedere alla demolizione di imbarcazioni abbandonate, comprese quelle a remi e i relitti.
Tra le spese ammissibili per il refitting figurano quelle sostenute dal 1 gennaio 2025 per lavori su impianti elettrici, idraulici e meccanici, falegnameria, riverniciature, trattamenti anti-osmosi, rifacimento dello scafo, sostituzione di componenti strutturali e di arredo, tappezzerie, vele, tendalini e cordami. È ammesso anche l’acquisto di mobilio e attrezzature tecnologiche. Per i privati, in caso di interventi eseguiti in economia su natanti non immatricolati, sono finanziabili le sole spese per i materiali, purché congrue e documentate.
Per quanto riguarda la demolizione, anche in questo caso sono considerate ammissibili le spese sostenute dal 1 gennaio 2025, inclusi i costi di recupero e smaltimento e le amministrazioni comunali possono richiedere il contributo per più imbarcazioni.