Sale slot e gioco d’azzardo, il business corre in Friuli

In Friuli Venezia Giulia, nel 2022, risultano attive 87 imprese nel settore giochi. Di queste, 44 sono attive nel comparto relativo a slot e vlt, che occupa 192 addetti, un dato in crescita rispetto ai 182 lavoratori impiegati nel 2021. È il quadro che emerge dal “Percorso di Studio sul settore dei giochi in Italia” condotto dalla CGIA di Mestre, in collaborazione con As.tro. Attualmente, la legge regionale sul gioco del Friuli Venezia Giulia prevede un distanziometro di 500 metri dai luoghi sensibili, che comprendono anche bancomat, compro oro e stazioni ferroviarie. Un tentativo per arginare il fenomeno delle ludopadite, considerando che nel 2020 gli utenti con dipendenze comportamentali in cura ai Servizi della Regione sono stati 510 (481 dei quali in carico per problematiche legate al disturbo da gioco d’azzardo), di cui il 77,23% di sesso maschile.

Il 2022 è stato l’anno di ritorno alla piena operatività; nonostante questo, gli operatori del settore hanno dovuto fare i conti con le conseguenze della pandemia e con le novità normative entrate in vigore nel biennio precedente: tra queste, l’introduzione della tessera sanitaria per l’uso delle VLT, la riduzione del payout, l’aumento della tassa sulle vincite. A partire dal 2021, inoltre, è scattato l’ultimo aumento delle aliquote del PREU. Dal report emerge quindi che rispetto al 2019 sono stati registrati quasi 6.000 esercizi in meno nei quali si possono trovare le AWP, che a loro volta sono calate di circa 13 mila unità. Anche le sale da gioco specializzate in cui si trovano le VLT dal 2019 sono in discesa: nel 2022 ve ne sono 466 in meno (-9,5%), e si registra un calo di oltre 3.200 VLT (-5,6%). Dal 2019 al 2022 la raccolta è calata di quasi il 28% (-12,9 miliardi) passando da 46,5 a 33,6 miliardi di euro, mentre le vincite hanno subìto un taglio del 31% (-11,1 miliardi di euro) coerentemente alla riduzione del payout.

I dati nazionali

L’indagine della Cgil, focalizzata in particolare sugli apparecchi da gioco (le slot e le videolottery), parte dalla stima del numero di addetti del comparto, realizzata sulla base di informazioni fornite dagli archivi camerali e dalla banca dati del Ries, il registro degli operatori di gioco dell’Agenzia Dogane e Monopoli, al quale i soggetti che operano nel settore degli apparecchi sono tenuti a registrarsi. Lo studio, a livello nazionale, evidenza una contrazione di 2.328 unità tra gli addetti al settore a fine 2022 (da 47.336 a 45.008), il 5% in meno rispetto al 2021, con 1.314 aziende che nel giro di un anno fuoriescono dalla filiera del gioco lecito tramite AWP (le slot, appunto) e le VLT (da 54.429 a 53.115).