Sanità, il Fvg nella top ten nazionale ma gli ospedali restano il punto debole

L’area relativa alle prestazioni degli ospedali è il punto critico della sanità del Friuli.

Secondo l’analisi indipendente della Fondazione GIMBE, il Friuli Venezia Giulia migliora nell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), ovvero le prestazioni sanitarie che il Servizio Sanitario Nazionale deve garantire gratuitamente o tramite ticket. Con un punteggio totale di 235 su un massimo di 300, la regione si posiziona al nono posto nella classifica nazionale stilata da GIMBE.

Il risultato è in linea con i dati del Ministero della Salute, che ha certificato il Friuli Venezia Giulia come “adempiente” agli standard essenziali. “Si tratta a tutti gli effetti della ‘pagella’ ufficiale per valutare i servizi sanitari regionali – afferma Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – che ‘promuove’ le Regioni adempienti e identifica le criticità in quelle inadempienti”.

Un balzo in avanti

I dati mostrano un notevole miglioramento delle performance regionali nel 2023. Rispetto all’anno precedente, il Friuli Venezia Giulia ha registrato un aumento di 16 punti nel punteggio totale, un risultato significativo che lo colloca tra le poche regioni con un forte progresso (al terzo posto in Italia per miglioramento).

Nel dettaglio, la valutazione si basa su 26 indicatori suddivisi in tre aree. In queste, il Friuli Venezia Giulia si piazza: ottavo per l’area della prevenzione (con 81 punti); nono per l’area distrettuale, che include l’assistenza sul territorio (81 punti). Il dato più basso si registra nell’assistenza ospedaliera: 14° a livello nazionale (73 punti contro i 75,3 dell’anno precedente).

Il contesto nazionale

Il progresso del Friuli Venezia Giulia spicca ancora di più se inserito nel contesto nazionale. Secondo il Ministero della Salute, solo 13 regioni su 21 hanno raggiunto gli standard essenziali di cura nel 2023. Il monitoraggio GIMBE “certifica ancora una volta che la tutela della salute dipende in larga misura dalla Regione di residenza e che la frattura tra il Nord e il Sud del Paese non accenna a ridursi”.

Infatti, il divario tra Nord e Sud rimane netto: su 13 regioni promosse, solo tre si trovano al Mezzogiorno. “Nelle ultime 7 posizioni, fatta eccezione per la Valle d’Aosta, si trovano esclusivamente Regioni del Mezzogiorno”, sottolinea il presidente di GIMBE.