Sanità, fisco e contratti: domani lo sciopero generale, manifestazione a Udine

Domani anche in Fvg lo sciopero generale indetto dalla Cgil contro la Finanziaria.

Domani, venerdì 12 dicembre, la Cgil ha proclamato uno sciopero generale di 24 ore per tutti i settori pubblici e privati, contestando l’impostazione e i contenuti della Finanziaria nazionale 2026. La mobilitazione prevede iniziative in tutto il territorio nazionale, con una manifestazione regionale in programma a Udine.

Il corteo si riunirà alle 9.30 in via Anton Lazzaro Moro, nei pressi di piazzale Diacono, e prenderà il via dopo le 10 percorrendo le vie del centro fino a piazza Venerio, sede del comizio finale. Interverranno Michele Piga, segretario generale della Cgil Fvg, e Michele Azzola, responsabile del dipartimento Politiche industriali della Cgil nazionale.

Le priorità della Cgil

La mobilitazione mette al centro diverse istanze: la richiesta di un fisco più equo per difendere il potere d’acquisto di salari e pensioni, il no alle politiche di riarmo che riducono le risorse disponibili per sanità, assistenza, previdenza e scuola, il rilancio delle politiche industriali e degli investimenti pubblici e privati, la difesa dell’occupazione e la creazione di lavoro stabile e di qualità, oltre alla sicurezza sul lavoro e al rinnovo dei contratti.

Le dichiarazioni di Michele Piga

“Con questo sciopero vogliamo rilanciare una nuova agenda sociale, chiedendo al Governo di cambiare rotta e di intervenire per ridurre le diseguaglianze economiche e sociali, che stanno crescendo anche in Friuli Venezia Giulia, dove i salari continuano a perdere il loro potere d’acquisto, già sceso dell’8% tra il 2020 e il 2023″, ha dichiarato Michele Piga. “

Le risorse vanno impiegate per aiutare chi non ce la fa ad arrivare alla fine del mese, per aumentare i salari, rinnovare e migliorare i contratti di lavoro, assumere medici e infermieri per i nostri ospedali e rafforzare i servizi sanitari sul territorio, non per finanziare il riarmo e i condoni fiscali”.

Piga ha inoltre criticato il ritorno all’austerity, segnalando che la Finanziaria punta a ridurre il rapporto deficit-Pil, con l’obiettivo di spendere 26 miliardi in armi nel prossimo triennio e portare le spese militari al 5% del Pil entro il 2035. “A pagare il conto saranno lavoratori e pensionati, che negli ultimi tre anni hanno lasciato sul terreno ben 25 miliardi in termini di salari reali a causa del fiscal drag”, ha aggiunto il segretario Cgil Fvg.

Fisco e pensioni

Secondo la Cgil, la Finanziaria dovrebbe puntare alla restituzione del fiscal drag e a una riduzione della pressione fiscale più mirata ai redditi medio-bassi. Tra le proposte del sindacato ci sono l’introduzione di un’imposta di solidarietà sui patrimoni superiori ai 2 milioni di euro e un aumento del prelievo fiscale su extra gettiti ed extra profitti. La piattaforma Cgil include anche richieste sul sistema pensionistico, come il congelamento dell’età pensionabile e maggiore flessibilità nell’accesso alla pensione, considerate misure utili anche per favorire l’occupazione stabile dei giovani.