Digitali, sostenibili e inclusive: ecco quanto sono vivibili le città del Fvg

L’Ey Smart City Index 2025.

L’Ey Smart City Index 2025, alla sua settima edizione, traccia una mappa aggiornata dello sviluppo urbano delle 109 città capoluogo italiane, misurando il livello di “smartness” attraverso 323 indicatori che valutano transizione ecologica, transizione digitale e inclusione sociale.

L’indagine, curata da EY, offre una fotografia precisa e dettagliata delle città italiane in trasformazione, soprattutto in seguito agli investimenti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il modello si fonda su due macro-categorie: da un lato, la Readiness — che misura gli investimenti e le infrastrutture messe in campo da istituzioni e stakeholder privati — e dall’altro i Comportamenti dei cittadini, sempre più centrali nella lettura dei fenomeni urbani.

Ad esempio, nella voce transizione ecologica, la readiness comprende fattori come mobilità sostenibile ed efficienza energetica; i comportamenti auto non inquinanti e produzione rifiuti. Nell’inclusione sociale, rispettivamente riqualificazione dei quartieri e attenzione alle fasce deboli e, tra i comportamenti, partecipazione dei cittadini e imprenditori giovanile, femminile e straniera.

La pandemia ha accelerato un cambiamento di prospettiva: oggi le città vogliono essere sempre più a misura d’uomo. Per questo l’Index 2025 ha rafforzato l’attenzione agli aspetti sociali, aggiungendo nuovi indicatori sull’inclusione e sulla sostenibilità dei comportamenti quotidiani, come le competenze digitali e le pratiche ecologiche dei cittadini.

A livello nazionale.

Bologna, Milano e Torino si confermano in cima alla classifica nazionale per capacità di innovazione urbana, mostrando come la transizione digitale e la sostenibilità possano tradursi in benefici concreti per i residenti: dalla mobilità intelligente ai servizi digitali, fino a progetti di rigenerazione urbana sostenibile.

Ma il progresso non riguarda solo il Nord: Cagliari, Bari e Palermo guadagnano rispettivamente 12, 17 e 19 posizioni, trainate da un +22,7% in readiness digitale. “Il miglioramento generalizzato osservato in questi anni – commenta Dario Bergamo, Italy Government & Infrastructure Market Leader di EY – dimostra che l’Italia sta facendo passi importanti verso città più inclusive, sostenibili e digitali. E questo anche grazie alla spinta del PNRR e al coinvolgimento attivo dei cittadini”.

Le città del Friuli Venezia Giulia.

Nella classifica generale, il Friuli Venezia Giulia non se la cava male: tre dei quattro capoluoghi rientrano nella top 30 italiana. Si tratta di Trieste, al 17° posto; Pordenone al 24° e Udine al 25°. Rispetto al 2022, però, tutte e tre le città hanno perso qualche posizione (Trieste e Udine 2, Pordenone 3). Gorizia, invece, è 77° e segna un vero e proprio scivolone di 32 posizioni.

Il capoluogo regionale segna i risultati più bassi nella transizione ecologica, Pordenone in quella digitale mentre Udine sui comportamenti dei cittadini e sull’inclusione sociale. Entrando invece nel merito delle classifiche in base alle dimensioni dei capoluoghi, due città del Friuli Venezia Giulia entrano nella top ten: si tratta di Trieste, che risulta 9° tra le città medie; e di Pordenone che addirittura è 2° in Italia tra le città piccole (con meno di 80mila abitanti).

D’altro canto, Udine ottiene un ottimo 9° posto in Italia tra le Smart City più green. Per quanto riguarda invece le “vocazioni” delle città, ossia i punti di forza, Pordenone e Trieste ce l’hanno nell’inclusione sociale (sono rispettivamente 3° e 2° in Italia in questo campo) mentre Udine nella transizione ecologica.