Trasporti nel caos in Friuli, autobus pronti a fermarsi: si va verso lo sciopero

Autobus pronti a fermarsi in tutto il Friuli, si va verso lo sciopero.

Autobus pronti a fermarsi in tutto il Friuli, si va verso lo sciopero. I sindacati degli autisti di autobus definiscono “drammatica” la situazione, mentre il governatore Massimiliano Fedriga si sarebbe impegnato ad ascoltarli entro la fine del mese. Nel frattempo la Cgil, come gli altri sindacati di categoria, si fa portavoce delle criticità che affliggono il trasporto pubblico locale in regione.

“Non a caso – sostiene una nota del sindacato – è stato chiesto ufficialmente un incontro al presidente Fedriga, nel momento stesso in cui ha assunto la delega ai trasporti, e non a caso è in corso una mobilitazione che ha già portato alla proclamazione di uno sciopero a Pordenone per il 2 dicembre e ne porterà una imminente anche a Trieste. Quanto a Udine, lo stato di agitazione è stato ufficialmente deciso dopo l’incontro di ieri pomeriggio tra i sindacati di categoria e Arriva, già fissato da tempo proprio per fare il punto sulle richieste al centro del confronto con l’azienda”.

“La questione salariale”.

“Sappiamo che il rinnovo del contratto nazionale di categoria della scorsa estate – continua la nota della Cgil -, giunto al termine di una lunga mobilitazione, non ha risolto tutti i problemi di un settore che ha scontato pesantemente, e paga tuttora, gli effetti della pandemia, in termini di viaggiatori, di risorse, di personale, di organizzazione del lavoro. L’impennata dell’inflazione e in particolare dei costi energetici, unita ai lunghi tempi della vertenza sul contratto, ha inoltre contribuito a diluire gli obiettivi di incremento salariale ottenuti con il rinnovo. Sappiamo che la questione salariale è tra le principali cause di una carenza di personale che diventa ogni giorno più drammatica, aggravata dalle tensioni che spesso si scaricano sul personale viaggiante, troppo spesso vittime di attacchi fisici e verbali.  A questo si aggiungono problematiche specifiche di questa regione e di ogni realtà territoriale, che la Cgil ha più volte denunciato, sulle pagine dei  giornali, ai tavoli con le aziende del trasporto pubblico locale e nei confronti della Giunta, cui spettano la regia e il finanziamento del sistema”.

“La mobilitazione è già in atto da tempo ed è cosa nota tra i lavoratori. Parlare di sindacato assente – o peggio di “sindacato” , tra virgolette –  come ha fatto un gruppo di autisti di Arriva Udine firmatisi come “indipendenti”, serve solo a fomentare sterili polemiche e spaccature dannose per i lavoratori. La Cgil non sta al gioco: invitiamo chi ci critica a un confronto diretto nel luogo deputato, le assemblee, per costruire piattaforme unitarie su assunzioni, salario integrativo e indennità, sostenendole con l’unica strategia possibile e produttiva: una mobilitazione compatta nei confronti delle aziende, di Tpl Fvg e della Giunta regionale”.