Dal Fvg alla scoperta della Costa Smeralda, il nuovo collegamento di Volotea

Il nuovo collegamento Trieste-Olbia di Volotea.

Volotea fa rotta verso l’estate e riattiva da oggi, venerdì 17 giugno, il collegamento in partenza dall’aeroporto di Trieste verso Olbia. Dallo scalo triestino, sarà possibile raggiungere direttamente la Sardegna due volte a settimana, ogni martedì e venerdì.

Con l’avvicinarsi dell’estate 2022, il ripristino della tratta che collega l’aeroporto di Trieste alla Sardegna, metà turistica per eccellenza di italiani e non solo, conferma l’impegno della low-cost nell’offrire ai suoi passeggeri numerose opportunità di volo, con collegamenti comodi, diretti e a tariffe concorrenziali. Allo stesso tempo, Volotea punta a sostenere un settore così duramente colpito dalla pandemia Covid-19 come quello turistico agevolando gli spostamenti durante i mesi più caldi.

Trieste-Olbia, ma non solo: si amplia la flotta di Volotea.

Durante il periodo estivo, Volotea opererà nel suo network con una flotta di 41 aeromobili (contro i 36 dell’estate 2019): a seguito dell’arrivo di Airbus A320 aggiuntivi, Volotea arricchirà la sua offerta, grazie alla maggiore capacità dei nuovi aeromobili e al loro raggio di volo più ampio. In termini di volume, Volotea aumenterà la capacità dei posti di circa il 40% rispetto al 2019, quando la sua offerta era di 8 milioni di posti. La compagnia aerea prevede di trasportare tra i 9 e i 9,5 milioni di passeggeri quest’anno, circa il 32% in più rispetto al suo record assoluto registrato nel 2019, quando sono stati trasportati 7,6 milioni di passeggeri.

L’impegno per ridurre le emissioni.

Fin dall’inizio delle sue attività, la compagnia aerea si è impegnata per rendere i suoi voli più eco-efficienti e ridurre al minimo le emissioni. Dal 2012, Volotea ha realizzato più di 50 azioni improntate alla sostenibilità, grazie alle quali ha ridotto di oltre il 41% la sua impronta di carbonio per chilometro passeggero. Nel 2022, la compagnia aerea ha cominciato a introdurre carburanti sostenibili per alimentare i propri aeromobili e a collaborare con i settori manifatturiero e industriale affinché questi carburanti – attualmente di difficile accessibilità – possano essere sviluppati e diffusi su larga scala nel più breve tempo possibile.