Addio a Emilio Bulfon, se ne va un altro dei maestri del vino del Friuli

Lutto in Friuli per la scomparsa di Emilio Bulfon

Il Friuli perde un altro dei suoi maestri del vino con la scomparsa di Emilio Bulfon. Non è stato soltanto un produttore di vino, ma un custode appassionato del patrimonio genetico viticolo italiano. La sua cantina di Valeriano ha segnato un capitolo fondamentale nella storia della viticoltura nazionale, soprattutto nel Friuli occidentale, dove ha operato instancabilmente per preservare e valorizzare varietà autoctone in via d’estinzione.

Nel lontano 1964, tra le colline spilimberghesi, dove Bulfon ha iniziato a recuperare antichi vitigni, alcuni dei quali risalenti a secoli fa. Coniugando sapientemente tradizione e innovazione, Bulfon ha saputo ridare vita a varietà dimenticate, ottenendo risultati di grande interesse qualitativo e commerciale già dagli anni ’80. Il marchio Bulfon è diventato sinonimo di eccellenza nel panorama vitivinicolo italiano, grazie alla costante ricerca di qualità e all’impegno nel valorizzare il territorio e le sue peculiarità. Le medaglie vinte al Vinitaly, i riconoscimenti ottenuti e l’onorificenza di “Benemerito della vitivinicoltura italiana” conferita nel 2010 testimoniano il prestigio e la stima guadagnati da Bulfon nel corso degli anni.

Ma il vero lascito di Emilio Bulfon risiede nel recupero e nella valorizzazione di varietà autoctone, alcune delle quali rischiavano di scomparire definitivamente. Attraverso la sua azienda vitivinicola, Emilio Bulfon ha non solo conservato la memoria di antiche tradizioni, ma ha anche contribuito a riscrivere la storia del settore, dimostrando che la valorizzazione delle radici è fondamentale per il futuro della viticoltura italiana.

Grazie al suo impegno molte delle varietà recuperate da Bulfon sono state introdotte nel Catalogo nazionale delle viti nel 1992 e hanno ottenuto il riconoscimento IGP, garantendo loro una protezione e una visibilità indispensabili per la loro sopravvivenza e diffusione.

L’eredità di Emilio Bulfon non è solo nei vini che ha prodotto, ma nel suo esempio di dedizione e passione per il territorio e le sue tradizioni. Il suo spirito vivrà per sempre tra le vigne che ha amato e difeso con tanto amore e impegno. Il funerale di Emilio Bulfon si terrà venerdì 26 aprile alle ore 14.30 nella Pieve di Valeriano.

Il cordoglio del Friuli.

Il segretario del Patto per l’Autonomia e consigliere regionale Massimo Moretuzzo esprime il suo cordoglio per la morte di Emilio Bulfon, “viticoltore appassionato, curioso e tenace cui va il merito della riscoperta e del recupero di antichi vitigni friulani che sembravano scomparsi. Una ricerca pionieristica che ha portato al riconoscimento ufficiale di questi vitigni, figli di una terra ricca di storia, arte e natura. Con questa consapevolezza e un impegno costante per promuovere la biodiversità, Bulfon – cultore delle varietà – ha sfidato lo strapotere dell’omologazione commerciale puntando sull’identità; un lavoro importante sotto il profilo della cultura enologica e della tutela della memori, afferma Moretuzzo.