Maltempo, 44 milioni per i danni alle imprese: ecco le modalità di erogazione

L’erogazione dei contributi per i danni da maltempo alle imprese del Friuli.

Ammontano a 44 milioni di euro i contributi per le aziende danneggiate dal maltempo che ha colpito il Friuli tra il 13 luglio e il 6 agosto 2023 e la giunta ora ha approvato le modalità per la concessione e per l’erogazione dei fondi, con un provvedimento che punta a sostenere anche la ripresa delle imprese del settore agricolo, forestale e della pesca.

La delibera è stata presentata congiuntamente dall’assessore alla Protezione Civile, Riccardo Riccardi, con gli assessori alle Attività produttive Sergio Emidio Bini e alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche Stefano Zannier.

“Questa amministrazione – sottolinea Riccardi – prosegue nella sua azione per ristorare nel più breve tempo possibile le imprese del Friuli Venezia Giulia che hanno dovuto fare i conti con
queste gravi calamità. Le risposte importanti che stiamo garantendo sono frutto della capacità di una struttura organizzativa altamente efficiente e della fattiva collaborazione che da sempre possiamo vantare con tutte le Direzioni della Regione e con gli enti locali”.

Secondo la delibera le Direzioni centrali Attività produttive e turismo e Risorse agroalimentari, forestali ed ittiche, in qualità di enti attuatori, dovranno nominare il responsabile del procedimento e adottare i decreti di concessione a favore dei beneficiari e gli eventuali schemi o modelli fac-simile necessari alle fasi di erogazione e rendicontazione.

La Protezione civile darà seguito invece all’adozione dei provvedimenti di impegno, liquidazione e pagamento agli aventi diritto, anche attraverso soggetti terzi, utilizzando il Fondo regionale. “Con questa delibera – aggiunge Riccardi – abbiamo anche aggiornato la ripartizione delle risorse per il ristoro dei danni subiti dalle diverse attività produttive”.

Adesso la dotazione finanziaria necessaria è pari a 5.250.000 euro per i veicoli di
proprietà privata; 96.500.000 euro per il patrimonio edilizio abitativo; 26.887.500 euro per le attività economiche e produttive non agricole; 17.192.000 euro per le imprese del settore agricolo, forestale e della pesca.