Interrogazione all’Ue sui danni ambientali ai magredi friulani.
Il presunto passaggio di mezzi pesanti, verosimilmente legati ad attività militari, nella zona di protezione speciale (ZPS) dei Magredi del Cellina ha suscitato l’intervento delle istituzioni europee: l’eurodeputata dei Verdi, Cristina Guarda, eletta con Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere chiarimenti e sollecitare un’indagine sui danni ambientali verificatisi a inizio giugno.
L’area dei Magredi, situata nei pressi di Maniago, in provincia di Pordenone, è tutelata dalle direttive europee “Uccelli” e “Habitat”, oltre che dalla normativa regionale. Rappresenta un habitat prioritario per la biodiversità e la conservazione di specie protette, oggetto anche di progetti finanziati con fondi europei LIFE.
Nell’interrogazione, l’eurodeputata chiede alla Commissione se intenda avviare verifiche formali per accertare eventuali responsabilità e violazioni delle normative europee in materia di tutela ambientale.
“Ho chiesto alla Commissione europea di avviare indagini approfondite sui gravi danni causati ai prati stabili dei Magredi – dichiara Guarda – affinché venga fatta piena luce su quanto accaduto in un’area di straordinaria importanza ecologica e culturale. È inaccettabile che i fondi europei, ottenuti tramite progetti LIFE destinati alla tutela della biodiversità, siano vanificati da episodi distruttivi come quello accaduto a inizio giugno.”
Guarda ha ringraziato le associazioni ambientaliste che hanno segnalato l’accaduto e ha chiesto alle istituzioni europee di vigilare affinché i territori tutelati non siano soggetti a violazioni che mettono a rischio flora e fauna. Anche i rappresentanti locali di AVS hanno espresso preoccupazione.
Michele Ciol, segretario del circolo pordenonese di Sinistra Italiana, sottolinea: “Fondamentale l’attenzione europea sui Magredi friulani. Ci vuole completo rispetto delle norme di conservazione. Il nostro ambiente e il nostro paesaggio sono tradizioni da preservare.”
Claudio Vicentini, coportavoce regionale di Europa Verde, aggiunge: “Dobbiamo agire assieme: istituzioni, realtà associative, comunità e cittadini per invertire la tendenza della progressiva perdita di biodiversità che stiamo subendo per i cambiamenti climatici e l’errato intervento umano”.