La farina si fa con le vinacce: l’idea della distilleria Nonino per un’economia circolare

La farina prodotta con le vinacce.

A Vinitaly è stata presentata sotto forma di pane, ma la farina prodotta con le vinacce può essere alla base di molteplici ricette: si tratta del nuovo prodotto nato in casa Nonino, la storica distilleria di Percoto che, in questo caso, ha collaborato con la startup Green Spot di Ninna Granucci in chiave di economia circolare.

La nuova “Farina Nonino – Green Spot” è stata creata utilizzando le vinacce delle pregiate uve bianche e rosse di Nonino: si tratta di una farina innovativa e senza glutine ottenuta da un nuovo processo di fermentazione, protetto da ben cinque brevetti. Il risultato è una farina che conserva le proprietà nutrizionali delle vinacce mentre armonizza i caratteristici sapori delle vinacce di uve.

Questa farina, definita “food ingredient”, offre una flessibilità totale nell’utilizzo. Il processo di upcycling non solo genera un prodotto ad alto valore nutrizionale, ma aumenta anche la resa e riduce i costi di produzione e l’impatto ambientale, con un minore consumo di energia. “Un progetto che affonda le sue radici nella tradizione della terra del Friuli e affronta il futuro con spirito visionario e attenzione al sociale e all’ambiente”, lo definiscono alle distillerie Nonino.

L’idea di questo progetto è nata dall’incontro tra Ninna Granucci, la famiglia Nonino e Stefano Cercelletta, dell’associazione no-profit ReGeneration Hub Friuli: una sinergia tra tradizione, innovazione e sensibilità sociale e ambientale che promette di aprire nuove prospettive nel settore alimentare, unendo il meglio del passato con le sfide del domani. La farina è stata presentata allo stand Nonino alla fiera di Verona dove è stato fatto assaggiare il pane, croccante e dal delicato profumo di grappa, preparato dallo chef Massimiliano Sabin.