Il Mulino di Adegliacco diventa il centro del futuro Ecomuseo delle Rogge.
Si avvicina la nascita dell’Ecomuseo delle Rogge: pronte a partire, il 14 novembre e il 4 dicembre, due iniziative che sono tappe importanti verso il riconoscimento della realtà ecomuseale work in progress presso la sede espositiva del Mulino storico di Adegliacco (già Dominissini).
Il cosiddetto “Asse delle rogge di Udine e Palma”, il sistema di canali che attraversano i comuni del capoluogo friulano e di Palmanova, è il perno su cui dal 2022 ruota l’Ecomuseo delle Rogge, una realtà museale in gestazione di grande valenza culturale e antropologica. Una realtà soprattutto geografica, sostenibile e inclusiva, condivisa dalla popolazione locale, che valorizza i territori toccati dalle acque di superficie incanalate artificialmente dall’uomo con fini economici e di sostentamento.
I comuni di Reana del Rojale e di Tavagnacco promuovono il progetto di ecomuseo diffuso, con l’Associazione Anthropoi XXI (leggasi ventunesimo, ndr) APS che da tre anni li affianca e coordina tutte le iniziative di valorizzazione culturale e storica mirate alla costituzione di una sede ufficiale del museo stesso. Ad oggi il museo esiste soltanto in forma di mostra, con allestimenti che mirano a costituire il nucleo fondativo del museo e a diventare permanenti.
I due eventi di novembre e dicembre
Per i mesi di novembre e dicembre l’associazione Anthropoi XXI APS propone due appuntamenti aperti al pubblico e gratuiti.
Il 14 novembre alle ore 18.00 viene presentato a Feletto Umberto, presso il Teatro Immersivo Paolo Maurensig, il filmato in forma di storytelling dal titolo L’operosità dell’acqua. Memoria, mestieri e paesaggi attorno agli opifici idraulici di ieri e di oggi che racconta studio, valorizzazione e presenza sul territorio di mulini, battiferro, follatoi e segherie che rendevano le comunità autosufficienti. Il filmato mira a sottolineare il valore di un patrimonio culturale e di sapienza, quello legato ai mulini e alle acque, accantonato dopo i processi di industrializzazione ma sicuramente a basso impatto ambientale, se letto con gli occhi della nostra contemporaneità. La stessa proiezione entrerà a far parte dell’allestimento espositivo all’interno del Mulino di Adegliacco.
Il 4 dicembre inaugura (ed è visitabile fino al 17 maggio 2026) proprio al Mulino di Adegliacco, la mostra temporanea dal titolo “Guerra e pane”, incentrata sui temi della capacità produttiva industriale e familiare della regione durante i due conflitti mondiali. La mostra indaga gli aspetti legati al sostentamento delle truppe militari e quello dell’alimentazione della popolazione civile schiacciata tra le molte restrizioni e la mancanza di forza lavoro maschile. Testimonianze fotografiche e multimediali, documenti d’archivio, oggetti, racconteranno di anni poco analizzati sotto il profilo antropologico ed etnografico, che sono aspetti fondamentali nella narrazione di ogni ecomuseo.
Il percorso espositivo e i partner
I due appuntamenti offrono l’opportunità di conoscere anche il percorso espositivo già presente all’interno del Mulino di Adegliacco dove l’esposizione multisensoriale Racconti di pane. I cereali dal chicco al fuoco illustra attraverso studi d’archivio, immagini e materiali, l’articolata e al tempo stesso puntuale economia del recente passato sul territorio. Nell’Ottocento erano ancora attivi ben ventitré opifici idraulici, individuati sul catasto austriaco che producevano la farina, e la mostra pone in essere riflessioni sui valori di questa microeconomia, anche sociali, ormai perduti. L’ “Asse delle rogge di Udine e Palma”’ di cui il Mulino di Adegliacco, manufatto realizzato nel XIV secolo, fa parte, è uno dei più antichi, se non il più antico, sistema di canalizzazione riconosciuto come tale (con decreto ministeriale del 16 ottobre 1956): il primo atto scritto che lo riguarda risale al 1171.
Tutti i progetti hanno sempre il partenariato dei comuni di Reana del Rojale e Tavagnacco. Vi partecipano anche la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia, la Cineteca del Friuli, l’Ecomuseo delle acque del Gemonese, l’Istituto comprensivo di Tavagnacco, Confcommercio – Gruppo Panificatori, Azienda Agricola Tonutti, Associazione Oltre il 21 FVG, Circolo Culturale Cavalicco 2000. Il progetto racconti di pane ha ottenuto il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste.




