Rincari di Natale, spesa in aumento sulla tavola e non solo

L’Osservatorio Prezzi del Movimento Difesa del Cittadino “MDC FVG” ha elaborato gli ultimi dati Istat disponibili per redigere l’elenco dei prodotti alimentari più rincarati rispetto allo scorso anno che in genere finiscono sulle tavole del pranzo natalizio e di Capodanno: pasta, pane, patate, salmone, carne ovina, pollame, salumi, carciofi, lenticchie, arance e dolci.

Per il tradizionale cenone della Vigilia e pranzo di Natale si spenderà circa il 6% in più rispetto allo scorso anno. A far crescere la spesa dei Consumatori non è l’incremento dei consumi, ma sono i pesanti rincari dei prezzi che interessano diversi settori, dagli alimentari ai viaggi, passando per ristorazione e strutture ricettive.

Le festività 2023 costeranno complessivamente 880 euro alle famiglie, circa il 12,5% in più rispetto allo scorso anno  tra alimentari, pranzi, cenoni, viaggi e ristoranti. “Novità di quest’anno l’invasione dei mini-panettoni venduti da negozi e supermercati – evidenzia il segretario di MDC FVG, Dino Durì – . Si tratta di confezioni in genere tra gli 80 e i 100 grammi,  monoporzioni che costano in media tra 1,80 e 2,5 euro, immesse in commercio già da diverse settimane per spingere i Consumatori ad acquistare con largo anticipo il dolce tipico natalizio,  ma che in alcuni casi possono avere un costo al kg che supera i 60 euro, in proporzione il doppio rispetto ad un panettone artigianale. Rispetto allo scorso anno, sono invece rincarati i cesti natalizi con i prodotti enogastronomici. Leccornie sì ma a caro prezzo”.  Il monitoraggio fatto dall’Osservatorio MDC FVG attesta che i cesti con prodotti alimentari venduti da negozi e grande distribuzione registrano quest’anno un incremento medio del +15,5% rispetto al 2022!

“Considerando che alimentari e carrello della spesa crescono ancora a ritmi sostenuti, rispettivamente +5,8% e +5,4% su base annua, addirittura su base mensile i prezzi degli alimentari salgono a novembre dello 0,4% rispetto ad ottobre, il paniere salva-spesa varato dal Governo, evidentemente,  non sta producendo gli effetti sperati sul fronte del contenimento dei listini al dettaglio” conclude il presidente del Mdc Fvg, Raimondo Gabriele Englaro.