Iniziano i festeggiamenti di Sant’Antonio a Gemona, tutti gli eventi per il patrono

Gemona

I tradizionali festeggiamenti di Sant’Antonio a Gemona non si fermano. Seppur con le inevitabili limitazioni, la comunità onorerà comunque il Santo patrono. “Vogliamo ripartire – afferma il sindaco Roberto Revelant – ovviamente nel pieno rispetto delle norme anticontagio. Abbiamo fiducia nei nostri concittadini. La festa antoniana si terrà ma assicuriamo l’impegno per garantire un respiro diverso in futuro dando ulteriore centralità alla manifestazione”.

Il Santuario ha approntato un suo programma di celebrazioni. Infatti, “le Sante Messe saranno celebrate con solennità – commenta frate Giovanni Battista Ronconi, padre guardiano – rispettando però la distanza tra le persone”. La chiesa può ospitare fino a 105 persone e poche altre possono assistere nella cella di Sant’Antonio e nella cappella delle confessioni. Inoltre, sarà usato anche il sagrato, la zona del chiostrino e l’intero chiostro. Qui saranno disposte delle sedie per permettere a tutti di vivere le celebrazioni anche grazie l’installazione di autoparlanti.

E’ confermata anche la tradizionale fiera-mercato. Invece, sono annullati gli eventi e le conferenze in programma ma due sono le iniziative che si terranno online e che ricordano l’importanza del Santo per la comunità gemonese. Infatti, la pro Glemona e l’ufficio Iat hanno lanciato il format “Racconta il tuo Sant’Antonio”, invitando la popolazione a inviare video, foto e memorie che raccontino il rapporto.

La pro loco, già nel 1924, organizzò speciali festeggiamenti per il Santo. Con gli anni alle celebrazioni furono abbinati numerosi eventi come concorsi e spettacoli pirotecnici, le mostre d’arte dei Madoneri, i mercatini.”In linea con gli spunti forniti – racconta l’assessore alle Attività culturali Flavia Virilli – dalla Regione e da PromoTurismoFvg, abbiamo accolto l’invito della pro loco a valorizzare con una serie di video la storia del Santuario e la presenza dei Frati Minori approfondendo grazie all’archivio storico e alla biblioteca glemonense”.

Si tratta di sei quotidiane “pillole” culturali in cui verrà presentata dal padre guardiano la cappella in pietra che si tramanda sia stata fatta erigere dal Santo stesso oppure il museo Raffaelli con i suoi antichi ex voto. Inoltre, professor Giuseppe Marini illustrerà la storia del progetto del Santuario che l’architetto Raimondo D’Aronco aveva elaborato, mentre la bibliotecaria Loredana Bortolotti parlerà dei tesori che il comune custodisce.