Gatto ucciso da un colpo di fucile a Gemona. L’appello della proprietaria

Gatto ucciso a pochi metri da casa.

È stata Sebastiana Londero, la proprietaria di Chec, il gatto ucciso l’ultima domenica di giugno con un colpo di fucile, ad appendere a Gemona dei manifesti di denuncia recanti la foto del gatto e la dicitura “Domenica sera mi hanno ammazzato”.

La proprietaria, residente in via Scugjelârs a Gemona, attorno alle 21 ha udito un miagolio insolito e particolarmente acuto. Uscendo di casa ha rinvenuto il proprio gatto, un maschio nero, disteso a terra in una pozza di sangue con un buco sul fianco. L’animale, ancora vivo, è stato portato in una clinica veterinaria della zona dove è stato confermato che il gatto era stato colpito da un proiettile, probabilmente proveniente da un fucile. Chec riportava gravi emorragie interne, con fegato e polmoni danneggiati. È stato operato d’urgenza ma è deceduto la mattina seguente a causa delle gravi ferite riportate.

“Non voglio chiedere al colpevole di costituirsi, perchè immagino sia una persona cattiva e con il gusto di uccidere, quindi immagino non abbia il minimo senso della giustizia – spiega Londero -, vorrei chiedere a chiunque possa sapere qualcosa di farsi avanti, per rendere giustizia ad una vittima innocente”.

La proprietaria ha già sporto denuncia contro ignoti. “Il fatto si è verificato probabilmente proprio in via Scugjelârs perchè tutte le macchie di sangue erano poco distanti da casa mia”, spiega la proprietaria.

Due dei manifesti affissi come forma di denuncia sono già stati rimossi da ignoti. “Un’altra grande mancanza di rispetto e decenza”, conclude Sebastiana Londero.

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