Si licenzia per un posto da bidella, ma la scuola aveva sbagliato graduatoria

Assunta come bidella da una scuola di Gemona ma poi licenziata per un errore nella graduatoria.

Si licenzia per un posto da bidella, ma la scuola di Gemona presso la quale prestava servizio aveva sbagliato graduatoria. A raccontare la surreale vicenda è lo studio legale Tutino di Udine, al quale la donna si è rivolta dopo quanto accaduto.

Lei, la protagonista di questa storia, lavorava tranquillamente come segretaria presso un medico di Tricesimo, con orario normale, impiegata di fiducia da molti anni. Un tardo pomeriggio di due mesi fa riceve una chiamata sul cellulare. All’altro capo del telefono una scuola di Gemona che le propone un contratto a termine come assistente.

“Solo pochi secondi per accettare, direttamente durante la telefonata – riferisce la nota dello studio legale – nemmeno 5 minuti per avvisare il marito e i figli. Se non accettavi, chiamavano il numero successivo e perdevi l’occasione. Modi poco condivisibili, e irrituali, tra l’altro l’anno scolastico era già iniziato”.

Ma lei dopo qualche istante di riflessione accetta, e decide di lasciare il lavoro a tempo indeterminato, tra l’altro con il problema della penale visto il mancato preavviso. Inizia quindi il nuovo lavoro all’istituto scolastico di Gemona. Fino a quando, nei giorni scorsi, i dirigenti riferiscono alla nuova dipendente che ci sono dei problemi nel punteggio della graduatoria e che il rapporto di lavoro dovrà andare immediatamente risolto con il licenziamento.

“Che danno ha subito la lavoratrice? Indefinibile – scrive lo studio legale -. E chi aveva il titolo è non è stato chiamato?”. Lo Studio Tutino da subito ha informato il ministro, l’assessore regionale e il Provveditore: “Tutti concordi nel dire che si tratta di un fatto di una gravità inaudita. Valuteremo ogni azione a tutela della lavoratrice , il danno è notevole e la vicenda va approfondita”.