Riapre il Museo della Grande Guerra: un viaggio multimediale nella storia europea

Riaperto il Museo della Grande Guerra a Gorizia.

Il Museo della Grande Guerra, a Gorizia all’interno dei Musei Provinciali di Borgo Castello, ha riaperto al pubblico giovedì 17 luglio dopo un importante intervento di ristrutturazione e un completo rinnovo del percorso espositivo. Questa riapertura si inserisce nel contesto del programma “GO! 2025”, che celebra Nova Gorica e Gorizia come Capitali Europee della Cultura, sottolineando l’importanza di valorizzare la memoria storica con linguaggi innovativi e inclusivi.

L’allestimento e le postazioni multimediali.

Il nuovo allestimento, curato dagli esperti Alessandra Martina e Lucio Fabi, si sviluppa lungo dieci sale tematiche, ognuna dedicata a un aspetto specifico della Grande Guerra, con un’attenzione particolare alla vita quotidiana di soldati italiani e austro-ungarici e ai civili delle città e dei paesi coinvolti nel conflitto. Oltre a una ricca esposizione di uniformi, armi, munizioni, documenti e fotografie, il museo offre una serie di postazioni multimediali realizzate da Ikon, che permettono un’esperienza immersiva e interattiva. Il percorso si arricchisce così di video, audio e tecnologie digitali, pensate per coinvolgere un pubblico più ampio e variegato.

Particolarmente suggestivo è il diorama del campo di battaglia, già presente nella versione precedente, ora integrato con nuove soluzioni multimediali che ne aumentano la fruibilità e l’impatto emotivo. La visita inizia con una sala dedicata al Goriziano prebellico, accompagnata da un video che introduce il visitatore all’atmosfera della Belle Epoque prima dello scoppio della guerra nel 1914, creando un forte contrasto con la dura realtà del conflitto.

Una memoria più accessibile a tutti.

Un aspetto fondamentale dell’intervento riguarda l’accessibilità: il museo è stato dotato di rampe, pedane, ascensori e servoscala, oltre a un impianto illuminotecnico studiato per facilitare la visita anche a persone con disabilità visive o motorie. Un investimento importante, che mira a rendere la memoria storica accessibile a tutti.

Durante i lavori di riqualificazione, che hanno coinvolto anche il Museo della Moda e delle Arti Applicate e Casa Morassi, sono stati rinvenuti reperti archeologici nel giardino che collega i vari edifici del complesso museale. Questi ritrovamenti sono ora oggetto di studio da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, con la possibilità di arricchire ulteriormente la conoscenza storica della zona.

L’intervento complessivo ha richiesto un investimento di circa 2,5 milioni di euro, parte di un finanziamento più ampio che supera i 4,8 milioni, cofinanziato dal PNRR Borghi. Il progetto, intitolato “Mille anni di storia al centro dell’Europa: Borgo Castello crocevia di popoli e di culture”, mira a consolidare il ruolo di Borgo Castello come un luogo di incontro culturale e memoria storica.