Gorizia ricorda Farber, ucciso a soli tre mesi dalla follia della barbarie nazista

Il ricordo di Bruno Farber a Gorizia.

La sezione di Gorizia del Fronte della Gioventù Comunista ha depositato cinque garofani rossi vicino alla targa alla memoria di Bruno Farber, in via Graziadio Isaia Ascoli a Gorizia, nel giardino adiacente a lui dedicato.

Così ha voluto ricordare la più giovane vittima goriziana della barbarie nazista. Bruno nacque a Ferrara il 7 novembre del 1943 a Gorizia dopo che i suoi genitori, Davide Farber ed Ester Fink, scapparono a Ferrara. Questo perché, nel settembre dello stesso anno, i nazisti rastrellarono gli ebrei goriziani, deportandoli nei campi di concentramento e sterminio. La famiglia Farber-Fink, rifugiatasi a Ferrara, venne comunque arrestata e deportata poche settimane dopo, prima a Fossoli e poi ad Auschwitz, dove il piccolo Bruno venne ucciso, a soli tre mesi e diciannove giorni di vita, il 26 febbraio 1944.

“Ricordiamo tutto ciò – dicono dal Fronte della gioventù comunista – affinché questa memoria non venga cancellata, contro ogni revisionismo storico che vuole equiparare atrocità come quella accaduta a Bruno, a un movimento che propugna fratellanza ed eguaglianza”.

Non rinunciamo infine a rammentare che, il 27 gennaio 1945, i soldati sovietici dell’Armata Rossa liberarono Auschwitz, aiutando a chiudere una delle più nere pagine della nostra storia.